Tre ore e mezza di spasmi, ecco come ho passato il pomeriggio di oggi. Spasmi gentilmente offerti da una pietruzza che aveva temporaneamente ostruito il dotto che collega il rene sinistro all'uretra. Comunemente tutto ciò viene chiamato con il nome di colica renale (maggiori info qui e qui).
Vi starete chiedendo come mai questo simpatico modo di passare il pomeriggio è degno di finire sul blog? Considerando che difficilmente posto notizie off topic, e considerata la tag che ho associato al post, avrete già capito che nelle intenzioni del post non c'era la volontà di ricordarsi il pomeriggio.
La risposta è molto semplice. Ho passato le 4 ore più brutte da un po' di tempo a questa parte, colto da fitte lancinanti tali da piangere, imprecare e vomitare. Ma in quelle quattro ore ho avuto al mio fianco mia madre e mia sorella e, notizia straordinaria, mio padre. Ok, razionalmente non hanno fatto molto ad eccezione dell'iniezione salvifica. Però erano lì; è bastata una chiamata e sono arrivati ad aiutarmi ed a sostenermi (e a sentirmi bestemmiare, credo di averne tirata giù una pesante, e ho visto mia madre sbiancare).
Se penso che questo è il secondo episodio, non posso fare a meno di pensare ad una certa qual "predisposizione"; e non posso neanche fare a meno di pensare a cosa sarebbe successo a 2800 Km più a nord. Credo che a tal proposito parlerò con lo zio medico per chiarimenti.
Sicuramente sarà stata colpa degli spasmi, ma nei momenti di lucidità tra una fitta e l'altra ho avuto seriamente paura.
Foto del post: una foto tenebrosa per un post tenebroso ;)
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