domenica 30 agosto 2009

Amore a prima vista

Oddio, non proprio a prima vista perché era un po’ che me la “trezziavo” su internet. Alla fine oggi sono andato a vederla ed è veramente bella. E’ bella come le foto su internet la fanno sembrare, forse di più. Speriamo che riesco a farla mia.

Di chi parlo? Di questa casa.

frankie

Italienare

Come da tradizione aziendale (e credo forse svedese), venerdì abbiamo fatto il kick off che altro non è che una specie di festa di inaugurazione dell’anno.

Per l’occasione siamo andati su un’isola dell’arcipelago dove abbiamo usufruito delle strutture di una scuola superiore.

Ma la giornata, seppur speciale, è incominciata in maniera ancora più speciale per me. Infatti la sera prima mi ha chiamato il capo offrendo un “passaggio un po’ particolare” fino al posto a me e ad un altro collega. Il passaggio era veramente particolare dato che abbiamo avuto l’occasione di vedere la bellissima Stoccolma dal finestrino di un elicottero.

Veduta di Stoccolma dal finestrino dell\'elicottero Confesso che all’inizio avevo un po’ di cacarella perché non mi ero mai trovato in qualcosa di così piccolo sospeso nel vuoto. Ma alla fine tutto è andato per il meglio e mi sono goduto il viaggio sull’arcipelago.

Veduta della fortezza di Vaxholm Ed ecco una foto del capitano di bordo.

Nella cabina Una volta atterrati e ricongiunti con il resto del gruppo, ci siamo divisi in gruppi ed abbiamo fatto varie attività tra cui la sauna, sport acquatici ed un paio di giochi da fare all’aperto tipici svedesi. Spinti dall’atmosfera allegra (e dall’alcol che a poco a poco iniziava ad accumularsi nei nostri intestini) ci siamo messi a fare la piramide.

IMG_4980Ma prima di iniziare tutte queste attività divertenti, abbiamo giocato un po’ a pallone. Tutti, ragazzi e ragazze. Non sono mai stato una cima nel calcio giocato. Ma, nonostante la lingua perennemente a penzoloni a causa del poco esercizio fisico, ho tirato fuori due assist e mezzo (mezzo perché un collega si è mangiato un goal fatto) e due bei tiri che il portiere ha respinto con una bella parata. Alla fine, quando mi “fiondavo” sul pallone i ragazzi urlavano qualcosa tipo “titta på Italienaren”, “occhio all’Italiano”.

Chiudo questo post lunghissimo con un’altra foto dei miei colleghi.I colleghi

giovedì 27 agosto 2009

Misura

Sarà forse perché sto cercando casa, ma ogni giorno in questa casa sta diventando una specie di tortura al punto da preferire 2 ore di straordinario ed un’oretta in giro per il centro di Stoccolma con la musica nelle orecchie allo stare “comodamente” a casa. Poco male, finché il tempo lo permette…

Al generale senso di insofferenza si è poi unita la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: una discussione con il padrone di casa per motivi “collaborazionistici”.

A suo dire, infatti, io non parteciperei alla pulizia della cucina. Inutile fargli notare che nell’arco di una settimana se cucino una volta è “assaje”. Quando proprio mangio a casa preferisco farmi un’insalata accompagnata da qualche formaggio o, recente scoperta, la formidabile Potatissallad, letteralmente insalata di patate ma praticamente molto di più.

Se a questo si aggiunge il fatto che spesso il fornello è letteralmente “inguacchiato” di sugo ed altre schifezze varie di chiara derivazione “nigeriana” senza dimenticare la gentilezza con cui usa le pentole come contenitore di cibo in frigo… direi che il quadro è quasi completo. Il resto evito di scriverlo per decenza e perché mi fa anche un po’ schifo parlarne.

Poco male, sono gli ultimi bocconi amari da ingoiare prima di poterlo definitivamente mandare a quel paese.

sabato 22 agosto 2009

Tentazioni

Premessa: di questi giorni è di scena presso la sede della Blizzard il BlizzCon, un evento annuale organizzato dai maestri del reparto marketing della Blizzard per presentare le novità dei prodotti in sviluppo. Per farvi rendere conto del numero di appassionati che arrivano da tutto il mondo per assistervi, basta dire che i biglietti sono venduti online in due blocchi. Ciascun blocco di biglietti è stato esaurito in 30 minuti. Impressionante non è vero?

Ad ogni modo, gironzolando per il sito del BlizzCon alla ricerca di ogni minima informazione, screenshot, foto e via dicendo, disponibile, mi sono imbattuto nella pagina delle opportunità di lavoro. Non che sperassi di trovare qualcosa di interessante, a dire il vero, perché oramai mi sono specializzato troppo in un campo che viaggia nella direzione opposta ai videogiochi.

ss21[1]

Fatto sta che il mio occhio ha visto le tre letterine magiche: “NET”. La curiosità è stata grande ed alla fine ho capitolato: ecco la pagina incriminata.

Una JobOp come altre, se non fosse che quel profilo professionale è esattamente il mio. Potevano scrivere il mio nome e cognome e non sarebbe stata così calzante visto che ho praticamente tutti i requirements e alcuni dei plusses.

Unico problema, il lavoro sarebbe nella sede principale della Blizzard, ad Irvine, nello stato della California. Giusto perché Stoccolma – Napoli non era abbastanza.

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Alla fine ho deciso che farò application, sperando di venire chiamato a fare il colloquio nella loro sede (ed a spese loro) e di venire scartato. Sebbene wikipedia dica che Irvine è la quarta città a livello mondiale per qualità della vita, mi accontento della cara e vecchia Stoccolma, dove tra l’altro conto di comprar casa.

MCP e banane alla brace

... che in “gergo” vuol dire “Microsoft Certified Professional”. In parole povere ho fatto il primo degli esami per la certificazione Microsoft.

Tutto è andato per il meglio ma confesso che quando ho cliccato il pulsante “Termina” ero convinto di non averlo passato visto che di troppe domande non sapevo la risposta esatta ma l’ho dovuta ricavare usando l’esperienza accumulata in questi anni.

Tralasciando la soddisfazione personale di aver superato l’esame alla prima botta, cosa non scontata, ha fatto particolarmente piacere vedere come il capo si senta in qualche molto coinvolto. Al punto di invitarmi ad incorniciare il certificato della certificazione (che ancora non ho, perché ho fatto solo l’esame prerequisito) ed appenderlo nella stanza del gruppo tecnico.

DSC01519

Nel pomeriggio mi sono rivisto con Anne, una mia compagna del corso di svedese che ho seguito l’agosto scorso. Con lei ed alcuni suoi amici siamo andati a fare un gustoso barbecue su una roccia lungo il lago che sta nei pressi di Bergshamra (Google Maps non segna alcun nome, quindi per quel lago non ha un nome). Le pietanze erano tutte gustose ma le mie papille gustative sono state letteralmente sconvolte dalla banana alla brace ripiena di cioccolato fondente.

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mercoledì 19 agosto 2009

Stuck

In questi giorni ho rivisto una mia ex-compagna del corso di svedese che viene dalla Francia. Da due mesi vive anche lei qui a Stoccolma perché fidanzata con un ragazzo di Stoccolma.

Quindi, dopo tanto tempo passati a vivere a distanza, questa mia amica ha colto la palla al balzo, lasciato il suo lavoro nella città natia ed accettato un lavoro presso il liceo francese di Stoccolma.

E tutti vissero felici e contenti, direte voi. E invece no.

Alla fine la storia con il ragazzo svedese non ha funzionato; probabilmente la lontananza nascondeva a ciascuno di loro aspetti del carattere dell’altro cui, vivendoci a contatto, non si riesce a soprassedere.

Fatto sta che questa mia amica ora si trova qui a Stoccolma almeno per un anno visto che è praticamente impossibile trovare lavoro in una scuola ad anno scolastico in corso.

Perché ho scritto questa storia sul mio blog? Diciamo che mi ricorda molto alcune discussioni che ho fatto tempo fa prima di partire.

martedì 18 agosto 2009

Lånelöfte

Alla fine ce l’ho fatta. Dopo aver mostrato il nuovo contratto (non più “di prova” e con lo stipendio nettamente più alto) e dato garanzie sulla quantità di denaro che potevo mettere con l’aiuto dei miei genitori, la mia banca mi ha concesso questo tanto agognato pezzo di carta.

Ora posso finalmente iniziare a girare i siti dei vari mäklare alla ricerca della tana.

La prima candidata è questa e andrò a vederla questa domenica. La casa è nella zona dove mi piacerebbe comprare la casa. Peccato solo per la cucina “antiquata” e per la tenda che separa la seconda stanza da letto dalla cucina. Ad ogni modo domenica chiederò informazioni perché è anche abbastanza economica.

Murarvägen 3

La seconda candidata, invece, è questa. Gli spazi sono ben distribuiti e gli arrendi di bagni e cucina mi sembrano ok. Se fosse nei dintorni di Brommaplan la prenderei al volo. L’orario di visita è fissato per domenica 30, sarà dura aspettare.

Finn Malmgrens väg 40, 3 tr

Cosa ve ne pare?

Come potete vedere mi sto orientando verso una casa con tre stanze più servizi. Prima di tutto perché così posso offrire un letto ad eventuali visitatori dall’Italia e poi perché, se qualcosa dovesse andare storto, posso sempre fittare la seconda stanza da letto per raggranellare qualcosa di soldi.

giovedì 13 agosto 2009

Paradosso temporale

Mai capitato di svegliarvi la mattina con la netta sensazione di essere in netto ritardo? Sensazione talmente netta che non avete neanche bisogno di guardare l’orologio?

Se sì, potete capire il mio stato d’animo questa mattina al mio risveglio. Sarà l’ora piccola fatta la notte prima, sarà che ho settato il cellulare ogni mezz’ora, ma, quando ho aperto gli occhi, ho letto solo i minuti dell’orologio e, realizzato di essere in ritardo, sono schizzato giù dal letto.

Nuvole su Stoccolma

Il tempo di una rapida doccia dei migliori tempi Nunziatelleschi, che sono pronto per uscire e recarmi alla stazione della metro.

Finalmente, dopo una camminata a passo svelto nell’ultimo tratto interrotta solo da una rapida colazione, riesco a mettere piede in ufficio con l’orologio che segna le x:40. “Cacchio, altri 10 minuti di ritardo, pure riesco a far incazzare il boss una volta di queste” penso.

Ma, una volta messo piede in ufficio, mi accoglie uno strano silenzio e, girando per le varie stanze mi accorgo che in ufficio non c’è nessuno. Con il senno di poi mi sarei dovuto insospettire già in quel momento ma, dato che avevamo in programma la presentazione degli obiettivi dell’anno, ho pensato che tutti erano a questa riunione.

Finalmente mi decido a chiamare un collega che, alla fine, capisce il problema e mi dice di guardare l’orologio. Erano le 7.46, 15 minuti prima dell’apertura dell’ufficio, ed almeno 45 prima del mio orario di ingresso.

Messa l’anima in pace, mi faccio una risata e mi metto al mio posto a lavorare.

Tassista

E’ sempre difficile analizzare con obiettività la propria situazione. Non è colpa di nessuno, semplicemente si è troppo impegnati a vivere la propria vita ed a farsi trascinare i mille eventi da cui è composta per poter dare un giudizio obiettivo su quello che ci accade.

Ed è proprio in questi casi che ci vengono in aiuto piccoli ed insignificanti eventi come una chiacchierata con un tassista al rientro a casa dopo una notte al pub con amici.

Questo signor tassista vive in Svezia da un anno e si è trasferito qui direttamente dalla sua terra d’origine, l’Iran. Dopo un anno di sacrifici è riuscito a comprarsi il suo taxi ma la cosa che più mi ha impressionato è stato il fatto che lui in Iran era un architetto.

Ecco, questo dettaglio mi ha colpito. Lui era un architetto che, quando è venuto in Svezia, si è dovuto adattare a fare il tassista, nonostante il titolo di studio ottenuto.

Perché mi ha colpito? Perché in questa situazione mi ci sarei potuto trovare pure io ho scampato questo pericolo grazie ad un misto di capacità e fortuna.

Non so perché, ma quella chiacchierata mi ha fatto vedere cose che prima sfuggivano al mio occhio. O, meglio, non riuscivo a cogliere in pieno.

Non posso esimermi dal ringraziare quel tassista senza nome per la piccola lezione di vita che mi ha trasmesso in appena 15 minuti.

martedì 11 agosto 2009

Scusate il ritardo

Era da un po’ che non scrivevo sul blog, un po’ perché durante le vacanze estive a tutto ho pensato tranne che a scrivere sul blog. Ed onestamente un po’ me ne dispiaccio perché proprio in quei giorni è caduto l’anniversario del mio arrivo in Svezia e sarebbe stato carino scrivere due righe di celebrazione. Amen.

Senza scendere nei dettagli, le mie ferie, come quelle di tutti credo, sono volate tra qualche giorno speso a Napoli, una settimana passata in quel di Capri tra una scottatura ed un bagno ed un fine settimana a Roma per un matrimonio.

Veduta dei Faraglioni di Capri

A Capri ho avuto modo di portarmi avanti con lo studio per la certificazione e posso dire di essere pronto per il primo esame. Per il secondo manca molto poco anche se, al ritorno in ufficio, ho scoperto che in realtà solo un esame era incluso nel pacchetto che è stato comprato. Per fortuna il capo mi ha detto che posso fare gli altri esami a spese della società.

Alia ha trovato un ottimo utilizzo per il mio libro

Naturalmente mi sono dato anche alla “bella vita”, tra shopping ed uscite serale ho fatto in modo di far circolare parte dello stipendio di Luglio nell’economia italiana. Al punto da arrivare a prendere un taxi a Capri.

Chiattilli su un taxi caprese

Ed infine eccomi in tenuta “elegante” con la mia sorellina in occasione del matrimonio romano. Purtroppo la foto è un po’ sgranata.

Notate il vestito magenta, altrimenti mi si offende la sorella! :P

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