giovedì 31 luglio 2008

Ultimi giorni in ostello

Tra poche ore compierò un altro piccolo passo. Lascerò l'ostello e mi trasferirò nella stanza che ho trovato quasi un mese fa. Sembrerà stupido ma, al momento, nonostante il corso, ho ancora la sensazione di essere in vacanza. Sicuramente il muovermi in una stanza cambierà le cose.

Ad ogni modo in questi due giorni ho avuto veramente poco tempo da dedicare al blog: un po' perchè sto consumando il cd uscito con il libro di testo a furia di ascoltare i dialoghi, un po' perchè in ostello c'è della gente simpatica con cui fare due chiacchiere e bere una buona pinta di birra.

Ieri sono stato un pochino sfigato. In qualche post precedente avevo detto che avevo dovuto dividere i 5 giorni di soggiorno forzato in ostello in 2 ostelli. 3 giorni al 2 kronor ed i restanti 2 all'Archipelago. Il caso ha voluto che una stanza, solitamente fittata a "mezza pensione", sia rimasta sfitta e che la reception mi abbia offerto la possibilità di prendere un letto di quella stanza. Un po' per pigrizia, un po' perchè non so come è l'ostello nuovo ho accettato. Purtroppo, dopo neanche mezz'ora l'aver annullato la prenotazione presso l'Archipelago e aver pagato le due notti aggiuntive, mi arriva un sms di Solomon (il proprietario della casa) dove mi viene detto che la stanza è già libera in quanto il precedente inquilino se ne era andato.

Avendo già pagato le notti in ostello, e dati gli orari di Solomon, ho preferito andare a prendere solo le chiavi di casa per poter traslocare agilmente il primo agosto.

In questa occasione ho avuto modo di fotografare la stanza che utilizzerò come "casa" per qualche mese.

La mia stanza

Ok, la foto non è granchè, ma credo che basti a farsi un'idea. Purtroppo devo ammettere di aver sovrastimato la dimensione del letto.

In serata sono andato a farmi un giretto per i pub di Gamla Stan con i due ragazzi macedoni con cui divido la stanza ed un ragazzo italiano incontrato per caso nella hall dell'ostello.

Purtroppo, come si suol dire, "di notte leone, di giorno coglione". E devo dare ragione a questo detto. La mattinata è stata particolarmente tosta perchè avevo un bel po' di sonno. Sperare di batterlo con l'ausilio del caffè locale è un'ipocrisia, per questo mi sono dovuto rivolgere all'etichetta rossa... la Coca Cola.

Le ore di sonno perse le ho recuperate nel pomeriggio. E durante la notte le ho riperse visto che anche questa sera sono andato a fare un giro con Markitsa e Davide.

Vediamo se domani riesco ad addormentarmi al corso... anche se spero di no, ovviamente!

Foto del giorno: oggi voglio mostrarvi uno scatto che cerca, indegnamente, di rappresentare il bellissimo tramonto cui ho assistito oggi.

Tramonto estivo a Stoccolma da Sodermalmstorg

Ok, so che il posto non è molto romantico, ma lo scopo della foto era ritrarre i colori e le stupende sfumature che assumeva il cielo man mano che il sole si nascondeva dietro gli edifici di Kungsholmen.

Giorni: 4 e 5

martedì 29 luglio 2008

The importance of being "italianare"

Oggi proprio non si può stare. Dal Katherinahissen sembra che manchi poco al termometro per superare i 30°. E pensare che a giugno si stava benissimo, temperatura sempre intorno ai venti. Con tutto questo caldo inizio a pentirmi di non essermi portato il costume, altrimenti un tuffo lo facevo volentieri.

Per quanto riguarda il corso, oggi mi sono lasciato andare una fragorosa risata quando la proffa, nel darci il nome svedese di vari frutti, ci dice la parola svedese per pesca.

Beh, lo so che i napoletani potranno stentare a crederci, ma in svedese pesca si dice "Persika". Vi ricorda nulla? ;)

Dopo il corso ho fatto un lungo giro con annessa altrettanto lunga chiacchierata per Gamla Stan e zone limitrofe con Vicente.

Pomeriggio? Abituale lettura a Kungstradgarden e serata trascorsa tranquillamente in ostello.

Per cena ho azzardato una margherita. Sulla mozzarella non avevo alcuna speranza, ed infatti era stata sostituita da del banale formaggio. Il vero problema era l'impasto, più simile alla pizza romana (ottima da sgranocchiare) che a quella napoletana. Ad ogni modo, quando alla cassa mi hanno chiesto da dove venivo, mi hanno offerto una lattina di Coca Cola, quasi a volersi far perdonare per avermi fatto pagare 70 corone una schifosissima margherita...

Foto del giorno: Sergels Torg poco dopo il tramonto. Direi che questa è riuscita molto meglio :)

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Giorno: 3

lunedì 28 luglio 2008

Inizia il corso...

Oggi è stato il primo giorno di corso. Gli argomenti trattati non mi erano del tutto nuovi, ma devo ammettere che la differenza che c'è con la ragazza che mi ha fatto le lezioni a Maggio è abissale; come è giusto che sia del resto.

La proffa è una simpatica svedesotta avanti negli anni, molto brava a spiegare facendo pochissimo uso della lingua inglese, mentre la classe è composta da ragazzi molto simpatici e non solo.

Il non solo è dovuto a Tre (si, si chiama proprio così), un pensionato statunitense di lontane origini svedesi che ha deciso di vivere l'estate lontano dall'afosa Florida, in favore della natia Svezia.

Tra gli altri ci sono Noemi e Vicente, due spagnoli di Barcellona e dintorni, Anne, dalla Francia, Inga dalla Germania. Chiudono la classe Soko dalla Mongolia (ero convinto che esistesse solo sul tabellone del Risiko!), Slata dalla Moldova e Asuka dal Giappone.

Le motivazioni sono le più varie, dal fidanzato svedese al dottorato di ricerca. Come me solo Vicente ed Inga stanno studiando svedese per un lavoro ancora non reale ma solo ipotetico.

Il resto della mattinata l'ho trascorsa cercando un posto dove comprare un borsone. Sembra stupido, ma le difficoltà maggiori le trovo nel cercare dove comprare cose stupide. Ad esempio a giugno ho dovuto comprare uno stilosissimo quaderno da NK perchè non ero riuscito a trovare nulla di più economico. Stesso discorso per la penna. E non voglio neanche toccare l'argomento fazzolettini per il naso. Li ho trovati in un Pressbyrån ma sono ben protetti dietro il cassiere e non ho idea di come chiederlo in inglese, tantomeno in svedese.

Nel pomeriggio, dopo una sana dormita ristoratrice, ho prima di tutto fatto i compiti che la proffa ci ha assegnato, poi ho spostato tutta la roba "inutile" dal trolley, ormai deformato dal peso, al borsone nuovo che ho portato a "casa".

Tornando mi sono fermato a leggere un libro su una panchina di Kungstradgarden e senza accorgermene mi sono trovato che il sole era quasi tramontato.

Foto del giorno: non avendo di meglio (ho lasciato la macchina fotografica in camera e non voglio disturbare chi dorme), linko questa immagine pescata da google che ritrae Sodermalmstorg di notte.

Immagine dalla webcam su Slussen.

PS: per gli amanti di Neon Genesis Evangelion, Asuka si legge qualcosa come "asca"!

Giorno: 2

domenica 27 luglio 2008

Partenza...

Avevo intenzione di fare un post alla settimana, ma il senso di cronaca mi impedisce di lasciare che gli avvenimenti del giorno sfochino pian piano nei ricordi nebulosi.

1) La valigia: la preparazione della valigia è stata una silenziosa ma letale guerra fredda tra me e mia madre. Ognuno cercava di imporre il suo metodo e, nel caso di mia madre, di infilare quell'ultima cosa ai suoi occhi fondamentale per una buona riuscita della permanenza. Devo confessare che mia madre ha la capacità di trasformare qualsiasi borsa, trolley, borsone o chissà che, in una borsa di Mary Poppins. Quando, dopo aver cacciato la roba per risistemarla secondo il mio criterio, ho provato a rimettere la roba dentro, le magliette sembravano essersi gonfiate. Il problema è che la valigia tipo di mia madre è una valigia che va fatta prima della partenza e disfatta all'arrivo; cosa impossibile in un ostello (dove risiederò 5 giorni). Ah, tra gli oggetti "sacrificati": 2 rotoli della spazzolina acchiappa peli (per evitare che gli animali lascino le loro tracce sui miei indumenti... ma i miei animali restano a Napoli... Ad ogni modo la valigia è venuta pesantuccia, sicuramente ben oltre i 15 kg permessi da RyanAir.

2) Il check-in: arrivati all'aereoporto di Ciampino, dopo una fila lunghissima, l'addetto al check-in mi consegna un foglio di "esubero". In realtà la valigia pesa 37.7 Kg (17.7 Kg oltre la franchigia permessa, ovvero più del doppio), ma il ragazzo mi ha segnato "solo" 12 kg per una spesa aggiuntiva totale di 180€. Peccato che lo sportello preposto a sbrigare tale pratica sembrava portato avanti da delle lumache in stato letargico. In media veniva servito un cliente ogni 5 minuti. Un brindisi e lunga vita alla "Teoria delle Code".

3) Il volo: mai come questa volta ho sentito la lunghezza del volo. A circa metà viaggio le ossa già si stavano ribellando e volevano sgranchirsi un po'. E tutto ciò va considerato alla luce che ho dormito una discreta parte del viaggio... chissà. Ad ogni modo la parte finale del volo è sempre stupenda. Sorvolare l'arcipelago e la campagna svedese è assolutamente un'esperienza da fare.

4) Le carte di credito: arrivati a Skavsta volevo comprare il biglietto per il pullman, ma le ragazze al bancone (il distributore automatico era fuori uso) non accettano carte di credito prepagate. Quindi, abbandona la fila e vai a cambiare qualche euro in corona...

5) L'arrivo in ostello: l'ultima parte del "viaggio" è stata una tragedia. Credo che il trolley non sopporti tale carico visto che le ruote erano piegate e la parte centrale grattava malamente l'asfalto. Per questo (e per il punto 1) ho deciso di comprare un borsone e dividere la roba "da ostello" da quella "da soggiorno" e portare il borsone che contiene il secondo gruppo nella casa dove andrò ad abitare venerdì (ovviamente dopo aver chiesto il placet del proprietario).

6) Il pomeriggio: gran parte della giornata l'ho spesa a Kungstradgard dove ho datto una bella mazzata alla versione inglese di "La Luna è una severa maestra". Unico difetto, hanno spento la fontana per metterci dei campetti di tennis. Peccato perchè la fontana avrebbe aiutato a vincere quel poco di afa che c'era.

7) la sera: la sera l'ho passata gironzolando per Sergels Torg e dintorni. Ecco una foto... so che la qualità non è il massimo, ma ho usato la fotocamera fessa del cellulare (dal lato dello schermo) anzicchè quella buona (dal lato opposto). Magari domani la rifaccio per bene.

Domani sveglia alle 7.30, perchè alle 9.00 inizia la prima lezione del corso di svedese. So di essere largo coi tempi, ma preferisco partire largo e poi stringere che fare il contrario. ;)

Kralizek e la fontana di Sergels Torg

PS: dato che si spera di rimanere a lungo, il conto dei giorni lo sposto dal titolo al piè di pagina del post.

Giorno: 1

sabato 26 luglio 2008

Ultimi preparativi

Manca poco all'ora X, veramente poco. Questi ultimi giorni sono proprio volati all'insegna degli ultimi preparativi.

Tra questi, una serie sterminata di "ultimi": l'ultimo gelato da Bellavia, l'ultimo frappè da Fantasia Gelato, l'ultima pizza, l'ultima partita di DnD (credevo che il master mi ammazzasse il pg, ed invece nulla), l'ultimo bagno a Procida e così via...

Infine, nonostante mi ritenga estremamente materialista e razionale, mi sono fatto fare le carte da una mia amica. Non so perchè e come sia possibile ma l'interpretazione che questa mia amica da alle carte ha qualcosa di magico.

Per tornare agli "ultimi", l'ultimo sabato sera partenopeo lo spenderò in pizzeria con amici (anche se i miei due migliori amici non sono a Napoli per vari motivi), mia sorella e la mia ragazza.

Questa settimana la dieta è proprio andata a farsi fottere...

Foto del giorno: la mia sorellina e la mia ragazza.

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venerdì 18 luglio 2008

Diretto!

Dio salvi la Sterling. Perchè? Perchè ha messo un volo diretto Capodichino - Arlanda, abbastanza economico e, udite udite, ad orari decenti.

Volendo trovarne dei difetti, senza dubbio il fatto che il volo è un volo settimanale (solo il sabato) e che si arriva a Stoccolma alle 22.00.

Per il resto è perfetto!

E visto che il mio "sogno" è di potermi organizzare un week-end ogni 2 mesi in una capitale europea, aggiungo che questa compagnia collega abbastanza bene anche il resto dell'europa! Alcune destinazioni raggiungibili da Stoccolma: Amsterdam, Atene, Barcellona, Edimburgo, Londra, Nizza e Praga.

Insomma, auguri al neonato volo diretto e speriamo che l'investimento fatto ripaghi la compagnia aerea sperando che, se non potenzi la tratta, almeno la riconfermi!

martedì 8 luglio 2008

Giorno 10 - Il ritorno in Italia

Eccomi qui. Dopo una lunghissima giornata finalmente ho il tempo di raccontare gli eventi che sono capitati (ma non si può avere una giornata banale ogni tanto?).

Eravamo rimasti che avrei aspettato in ostello che si facesse un'ora dignitosa per muoversi con comodo verso la stazione centrale. Gran parte del tempo l'ho passata al telefono.

Verso le tre rimetto il portatile in borsa e mi avvio verso la stazione centrale. Confesso di aver sottostimato la distanza e di essere arrivato in stazione un po' troppo "giusto" come orario (alle 3.20 ero nei pressi della stazione) anche perchè lungo la strada ho fatto delle foto allo spettacolo che la città mi offriva come saluto.

E quì c'è la prima sorpresa. La stazione centrale è chiusa e sigillata. Non c'è verso di entrare. Questo portava a due problemi: 1) sapevo arrivare al gate del pullman solo attraverso T-Centralen; 2) il mio bagaglio era là dentro, oltre quelle belle porte scorrevoli che non scorrevano.

Il primo problema può sembrare di risoluzione banale, basta circumnavigare la stazione, ed eccoci al gate. Niente di più falso. Nel corso degli anni la Stazione si è evoluta in una specie di enorme iceberg che emerge dalla strada in più costruzioni collegate tra loro da un'enorme costruzione sotterranea (le Città di asimoviana memoria stanno arrivando!) quindi girare intorno ad una costruzione non significa trovare il punto che si cerca.

Ma il vero problema era il secondo. Anche questa volta, come a Dicembre, rischiavo di tornare in Italia con un bagaglio in meno... una maledizione! Tra una bestemmia ed un'imprecazione mentre cercavo di trovare il punto di partenza dei bus, si fanno le 3.30 e, magicamente, la stazione apre uno degli ingressi. Velocemente mi infilo e vado a recuperare la borsa. Come si suol dire a Napoli "è schiarata una mala 'iornata", niente di più vero.

Salito sul pullman, questi dopo qualche minuto parte. Arrivo stimato entro le 5.00. Dopo qualche litigio con la cintura di sicurezza, finalmente mi metto comodo a gustarmi il paesaggio e non posso che notare una cosa: quando a dicembre sono partito alle 19.20 era piena notte. Adesso sono neanche le 4.00 e il sole sta già facendo capolino. Meraviglie del Nord.

Dopo neanche mezz'ora di marcia, l'occhio secco di TopGun colpisce (tra i commenti di questo post). Sembrerà impossibile, ma nelle sperdute lande svedesi, poco dopo le quattro di notte, c'era un ingorgo che sembrava estendersi per un po'. Sul pullman non si sono mai conosciute le cause, resta il fatto che per un'ora abbondante siamo stati fermi in mezzo al nulla paradossalmente bloccati in un ingorgo. In questa occasione scopro che il mio vicino è italiano. E pensare che volevo scrivere un messaggio alla mia ragazza commentando la "barbonosità" (e la puzza) del mio vicino. Tra l'altro, questi, sebbene abbia detto di essere un assiduo viaggiatore, è di un nervoso contagioso e non avevo alcuna voglia di passare il volo vicino a lui. Occorreva uno stratagemma!

Giunti all'aereoporto, dato il ritardo, la RyanAir ha aperto un check-in esclusivo per il volo di Roma (di solito ne apre un paio "Tutte le destinazioni"). Fatto il check-in e passato il security check abbiamo fatto colazione. Mentre il tipo finiva sono andato al negozietto a comprare qualcosa (perchè non si possono comprare le sigarette in voli intra-EU?); al momento di pagare la mia sbadataggine mi viene in aiuto. Non trovo la carta di identità e la carta d'imbarco. Nel frattempo chiamano al gate il nostro volo quindi non resta che invitare il tipo ad avviarsi al gate mentre cerco di risolvere il problema. Tralasciando la figura di niente fatta al security check con ID card e carta d'imbarco trovata nella tasca posteriore dei jeans, lo stratagemma involontario aveva funzionato. Naso, orecchie e sistema nervoso erano salvi!

Il volo è quindi passato tranquillo e ho approfittato dell'usanza di RyanAir di non utilizzare due file di sedili durante atterraggio e decollo (ma liberamente utilizzabili dopo) per trascorrere il volo comodamente steso a dormire.

A Ciampino mi aspettava mio padre con il quale ci siamo fermati nella casa estiva di mio nonno a Minturno per pranzare e stare qualche ora con il nonno (che ancora si sta rimettendo dall'incidente avuto qualche tempo fa) ed il cuginetto (ieri ho saputo che avrà un fratellino!).

Ovviamente una volta arrivato a Napoli mi sono buttato sul letto per cercare di recuperare le ore di sonno perse.

Foto del giorno: lo spettacolo offerto dalle nuvole che si specchiano nelle acque, in una prematura alba stoccolmese. Ok, le foto sono un po' mosse, ma un po' la macchina fotografica del cellulare è quello che è, un po' andavo di fretta.

Riflessi sull'acqua poco prima di un'alba stoccolmeseRiflessi sull'acqua poco prima di un'alba stoccolmeseRiflessi sull'acqua poco prima di un'alba stoccolmese

lunedì 7 luglio 2008

Giorno 9 - Arrivederci a Stoccolma...

Finalmente ha smesso di piovere e ne ho approfittato per fare un ultimo giro da turista per Stoccolma. Non ho fatto granchè, giusto camminato, seduto su qualche panchina, ascoltato un po' di musica guardando il panorama o chiacchierato con Skype dal cellulare scroccando la connessione a qualche "generoso".

Mi sono anche organizzato per la partenza. Come detto nel post in mattinata, ho portato il borsone più voluminoso e l'ho chiuso in una cassetta del deposito bagagli a T-Centralen. Costo: 50 sek per 24h.

Il tutto è trovare un modo per passare il tempo fino alle 2.45/3.00, ora in cui partirò dall'ostello.

Detto questo, passo e chiudo. Il prossimo post sarà scritto dagli italici lidi.

Foto del giorno: altra testimonianza del temporale di oggi

Temporale su Stoccolma

Piove, p.p.E.!

Visto che oggi dovevo stare a zonzo per tutto il giorno, qualcuno al "piano di sopra" ha ben deciso di lasciare aperti i rubinetti di lavandino, vasca da bagno, doccia e tutto ciò che può perdere acqua.

Citando un mio compagno di Università potrei dire:

Non sta scendendo solo il Pat'eterno dell'acqua, ma tutta la Sacra Famiglia con tanto di Bambinello in braccio alla Madonna seguita dai Re Magi, i pastori ed i bottegai del presepe!

Ora non sono perfettamente convinto della correttezza del detto napoletano cui questa frase si ispira anche perchè io sapevo qualcosa del genere:

Sta scendendo 'o pata pat 'e l'acqua

Le origini ed il significato dell'espressione mi è estraneo e non riesco a trovare niente di illuminante su Internet.

Ad ogni modo quì sta piovendo, e pure a dirotto. Volevo comprare qualche souvenir ma non credo sia cosa... già mi sono bagnato sano sano questa mattina. Anche se dovrei andare a procacciarmi del cibo prima che si faccia troppo tardi... Oddio, date le abitudini locali, tra un paio di ore posso andare a cercare la cena (schifo sinceramente questa capacità tutta svedese di mangiare pasti "decenti" ad ogni ora del giorno e della notte...).

Ah, per quanto riguarda il programma della serata, credo che farò una cosa mooolto napoletana. Lascio la borsa più grande in un "locker" a T-Centralen vicino al gate dove si prende il pullman per andare a Skavsta, e poi me ne torno in ostello così, nel caso non ci sia troppa gente, mi posso rubare qualche ora di sonno su un letto. Nel peggiore dei casi, posso sfruttare la wireless dell'ostello per cazzeggiare o approfittarne per rimettere a posto la marea di roba che i GM della Blizzard mi hanno rimandanto indietro. Non che sia un folle catalogatore, ma avere tutta la roba accatastata in banca alla meno peggio mi dà un fastidio interiore... (per fortuna mia madre non legge questo blog, sennò mi rinfaccerebbe l'eterno disordine che regna nella mia stanza :P)

E continua a piovere...

Ah, dimenticavo, il prossimo che mi parla bene del caffè di Ritazza lo vado a prendere sotto casa e lo immergo nello spurgo di una fogna. Senza mezzi termini, faceva veramente cagare! Credo che il mio cane lo sappia fare meglio di loro anche saltellando sulle zampe anteriori! Capì Toppino? ;)

Foto del giorno: una testimonianza del temporale di oggi.

Stoccolma sotto la pioggia

domenica 6 luglio 2008

Giorno 8 - La faccia come il culo!

Scusate il francesismo, ma quando ci vuole ci vuole! :)

Galvanizzato dal completamento della missione ho fatto la caxxata di rimanere in ostello a chatticchiare con amici vari e non ho approfittato della bellissima giornata che c'era.

Fattasi ora di cena ho deciso di tornare al ristorante italiano di ieri sera, un po' per festeggiare l'avvenimento (brindare da soli è un po' squallido, ma quando ci vuole ci vuole!), un po' per cercare di creare un aggancio con il proprietario del locale, anche perchè il giorno precedente è stato molto disponibile.

Ad ogni modo, mi presento al ristorante e vengo accolto da un cameriere di origine turca, Denis, con cui ho scambiato qualche parola la sera precedente e in mattinata (ci siamo incontrati, lui mi ha riconosciuto e fermato). Questi mi porta al tavolo (unico locale in Svezia dove non ci si siede da soli ma è il personale a farti accomodare, molto italiana come cosa!) e mi dà il menu.

Alla fine della cena, mancando il proprietario, ho scambiato due chiacchiere fugaci con il "socio", più timido dell'italiano (sembra che arrossisca ogni volta che gli fai un complimento per un piatto) e di orgine svedese. Lui, gentilmente, mi chiede da dove vengo e tra quanto tempo sarei tornato in Italia. Io rispondo che sarei tornato a casa per 2/3 settimane perchè a fine Luglio sarei tornato per il corso di svedese. Quando mi chiede il "perchè" di tale scelta, gli dico che voglio provare a stabilirmi quì, almeno per un po' di tempo e che quindi una volta finito il corso mi metterò alla ricerca di un lavoro. "A proposito, crede che per settembre potrebbe esserci una possibilità?". Il tipo mi chiede se ho esperienze come cameriere, gli dico "no, però alla Scuola Militare ho studiato galateo". A questo punto la trasfigurazione era completa, avevo due chiappe al posto della faccia! Non so che effetto gli abbia fatto l'affermazione, però mi ha chiesto se avrei preferito lavorare ai tavoli o in cucina (dove tra l'altro c'è un altro napoletano di nome Renato a fare il cuoco) e che comunque ne avremmo potuto parlare tranquillamente a settembre alla fine del corso. Ottimo, anche l'aggancio è stato fatto! Credo che ad Agosto rinnoverò l'aggancio andando qualche volta a mangiare là, magari a Ferragosto, anche perchè si mangia discretamente bene!

Ah, per la cronaca, ho preso uno spaghetto aglio, olio e peperoncino, il filetto di salmone di ieri (fanculo alla dieta ed al dietologo, al salmone non si comanda!) ed una coppa di pannacotta (ok, questa me la potevo risparmiare... ma anche no!). Il tutto (solo il salmone a dire il vero) irrorato da un bel bicchiere di vino bianco perchè dovevo brindare per l'appartamento! (e anche di questo il dietologo sarà molto contento!)

Programma del giorno dopo: domani devo lasciare l'ostello, e devo organizzarmi per il volo di ritorno di domani mattina alle 7.00 da Skavsta ('li mejo mortacci loro). Devo ancora decidere se passare la notte là o in quello di Stoccolma. Fosse stato il week-end magari non ci avrei pensato molto, ma durante la settimana la città è un po' smorta se non hai amici con cui cazzeggiare in giro. Vedrò domani!

Missione compiuta!

Ebbene sì! In zona Cesarini, quando le speranze stavano per affievolirsi, la situazione è stata sbloccata. La casa si trova in Drottningholmsvägen, all'altezza della fermata di Abrahamsberg, ad una ventina di minuti da T-Centralen.

Anche questa casa non è enorme ma la stanza da "fittare" è perlomeno decente. Spaziosa abbastanza, con un letto ad una piazza e mezzo, un comodino con due cassetti abbastanza larghi ed una finestra ariosa. Insomma, proprio bella. Il resto della casa è composto dalla stanza da letto del proprietario, Solomon, dalla cucina, dal bagno e da un soggiorno piuttosto spoglio ma dotato del necessario. Nella retta (2900 sek) sono incluse tutte le spese di consumo quali elettricità, acqua e internet.

Il bagno è un po' più scadente del resto della casa in quanto manca del piatto doccia ma l'acqua cade direttamente sul pavimento, inchiavicando tutto.

Infine, il proprietario: non è uno Svedese anzi è un Nigeriano che è venuto a vivere in Svezia ed è infatti molto simpatico ed è stato subito molto accogliente. Anche lui come me non conosce lo svedese ma lo sta imparando e questa cosa ha i suoi lati positivi quanto negativi: sicuramente con lui potrò spratichirmi ulteriormente nel dialogo in inglese.

Ah, ho chiesto a Salomon se c'erano problemi se la mia ragazza stia da me durante le sue visite e mi ha risposto che ogni mio amico è ben accetto. ;)

Che dire, credo che quelle 5 corone siano state investite proprio bene! Quali 5 corone? Beh, io non credo in alcun amico immaginario, ops, essere onnipotente, ma mi piace credere che da qualche parte esista un conto delle buone azioni fatte e di quelle ricevute. Ecco ieri ho visto un barbone a Drottningholm, cosa rarissima, e gli ho dato una moneta da 5 corone. Evidentemente i punti karma acquisiti con quella "donazione" mi hanno permesso di risolvere il problema casa!

Beh, ora posso dirlo senza tema di scaramanzia che quello di ieri è stato il mio ultimo sabato a stoccolma da turista!! (posso essere razionale e razionalista quanto voglio, ma reputo espressioni come "auguri" o "buona fortuna" estremamente di cattivo auspicio!).

Anzi, volendo dirla alla svedese...

Jag har ett rum och ska bo i Stockholm!

Foto del giorno: questa è la foto del "condominio" dove ho preso la casetta. Cliccando potete vedere la zona dell'appartamento.

Immagine mappa

sabato 5 luglio 2008

Giorno 7 - Up & Down

Oggi sono andato a vedere la prima delle due case e ho visto tutto tranne la stanza perchè la tipa, molto furba, si è dimenticata di avvisare l'attuale inquilino che sarei venuto a vedere la stanza alle 11.00. Ad ogni modo la casa è molto piccola e delle due stanze la tipa le fitta entrambe limitandosi a dormire in un divano nel salotto "chiuso" da alcuni tendaggi a mo' di baracchino. La stanza, da quanto mi ha detto è un leggero passo avanti rispetto a quella dell'altra casa: ha una finestra in quanto le dimensioni sono pressocchè le stesse.

Purtroppo le condizioni economiche sono improponibili; infatti, non essendo io svedese, con un lavoro o almeno con un personnummer, la tipa pretendeva un anticipo di 5 mesi su una quota mensile di 3500 sek vale a dire un anticipo di oltre 2000 euro. Tutto questo per una stanzetta del casso in un paesino del casso tanto del casso che la stazione della metro, Skarpnäck, è il capolinea sud di una della diramazioni della linea rossa. Insomma un prezzo totalmente fuori dal mercato, imho, non tanto per la quota mensile quanto per l'ingiustificato aumento dell'anticipo visto che nell'annuncio si parlava di 2 mesi. Certo capisco anche che io non offro garanzie, ma dato che spesso il pagamento è anticipato non vedo dove sia il problema dell'instabilità economica.

Nella sua infinita gentilezza, la tipa si è anche proposta di aiutarmi a risolvere da subito il problema lavoro proponendomi un interessante incarico di "raccoglitore di patate". Ora, quando sono salito sull'aereo per Stoccolma ero ben certo di non poter trovare subito un lavoro degno delle mie qualifiche, ma conto almeno di poter lavorare nel campo informatico e non in quello della raccolta agricola.

Nel pomeriggio, in preda ad un profondo attacco di "uallerite" acuta, sono rimasto in ostello a chattare con alcuni amici di wow, anche grazie al fatto che il problema che mi affliggeva da qualche giorno è stato finalmente risolto.

Per cena, invece, date le condizioni disastrate del mio intestino non ancora abituato a mangiare per così tanti giorni roba cucinata da me o, peggio, comprata dai peggiori schifezzivendoli stoccolmesi, ho optato per uno di quei deliziosi quanto costosi ristoranti italiani di Gamla Stan. In particolare la scelta è ricaduta su "Da Peppe", sia per i prezzi, sia perchè, mentre guardavo il tabellone dei prezzi fuori, ho sentito chiaramente un "cameriere" parlare italiano (cosa più rara di quanto possa sembrare nei ristoranti italiani di Stoccolma).

In realtà il "cameriere" era lo stesso "Peppe", un siciliano che oramai ha quasi perso completamente la cadenza siciliana nel suo italiano che quasi definirei stentato... La cena è stata finalmente decente, se non ottima. Antipasto "caprese" (mozzarella e pomodori), secondo a base di filetto di salmone accompagnato da ortaggi vari ed una mousse al cioccolato ottima. A concludere il tutto un caffè espresso offertomi dalla casa accompagnato dalle scuse del proprietario riguardo allla qualità del caffè sicuramente impresentabile ai confronti di un napoletano (come se io fossi un esperto di caffè...).

Infine la sera l'ho trascorsa al Medusa dove ho potuto sfogare le tensioni e le delusioni della settimana in pista ballando su canzoni veramente "toste", di cui molte a me ignote, ma confesso di non essere un cultore del metal, specialmente di quello svedese. Da aggiungere che il volume era tanto alto che credo che le onde sonore abbiano risolto definitivamente i miei problemi di calcoli, a mo' di laserterapia :P

Programma del giorno dopo: dato che sono le 4.21 (lo so che il blog dice le 23.59, ma preferisco associare correttamente il posto al giorno) dovrei dire "del giorno"... ad ogni modo alle 14.00 ho l'appuntamento per la seconda casa (da Italiano, Napoletano ed abitante di casa mia dico che ha scelto un orario orrendo), il resto della giornata non ho idea di come passarlo. Forse andrò a leggere al parco uno dei libri comprati in questi giorni.

Breaking News!

I piccolini sono tornati a casa! Di cosa parlo? Di tutto il materiale che avevo perso a causa del "furto" ai danni del mio account di World of Warcraft.

Non ho fatto un appello preciso ma ad occhio dovrebbe essere tornato tutto.

Non mi resta che augurare un glorioso "fanculo" all'autore di questo furto!

venerdì 4 luglio 2008

Giorno 6 - Scoperte inaspettate

Oggi ho passato la giornata a fare il turista. In mattinata sono andato al centro commerciale del Globen dove ho trovato un supermercato enorme con prezzi leggermente migliori di quelli di Gamla Stan e Slussen. Da lì sono andato con la metro verso lo Stadshusent ma, lungo la via, ho cambiato programma e mi sono dato al camminare senza meta.

Alla fine mi sono ritrovato lungo la riva del fiumiciattolo che divide l'isola principale da quella di Kungsholmen, sulla sponda di T-Centralen. Il lungofiume è tutto un enorme prato da picnic dove i rumori della città arrivano talmente attutiti che bisogna cercarli per sentirli. Una vera oasi di pace.

Il pomeriggio invece ho girovagato per giardini e giardinetti vari cercando di resistere di stendermi sull'erba e mettermi a leggere un libro come stavano facendo molti "indigeni". Alla fine ho dirottato la passeggiata lungo il perimetro del palazzo reale. A dire il vero sono anche entrato nel cortile del palazzo.

La sera invece sono andato al Medusa dove, devo confessare, la "vita" era un po' scarsa, forse anche a causa dello sciopero dei pullman.

Programma del giorno dopo: Alle 11.00 ho la visita alla prima stanza! Speriamo bene!

giovedì 3 luglio 2008

Giorno 5 - Stranger in a strange land

Oggi tra un cazzeggio e l'altro e nonostante i buoni propositi, sono entrato a fare shopping nella Libreria. Lo shopping è composto da 4 libri: due della serie di warcraft mentre gli altri due sono dei classici della fantascienza mondiale. Il primo è il mai troppo decantanto "The moon is an harsh mistress" mentre il secondo è "Stranger in a strange land". Entrambi sono capolavori di Rober A. Heinlein, quello di Starship Troopers per intenderci. Ovviamente tutti e quattro i libri sono in inglese.

Per quanto riguarda i due libri di fantascienza, il primo è un libro che mi è piaciuto al punto da essere il punto cardine della mia tesina di maturità. Il secondo non l'ho mai letto ma il titolo si confà molto al mood generale di questi giorni. La cosa che più mi fa sentire uno "straniero in terra straniera" è il camminare per strada e non riuscire a cogliere niente dei discorsi degli altri passanti. Infatti mentre in Italia il vociare acquista mille sensi e significati, qui in Svezia è solo un brusio di sottofondo che quasi accompagna i mille ed uno pensieri che si agitano nella testa un passo dopo l'altro.

Ecco, una cosa che mi sta facendo molta impressioni in questi giorni è la "solitudine". Era stata messa in conto. Ma in questi giorni la sto seriamente "accusando", volendo usare un termine napoletano. Forse quando mi sarò stabilito in una stanza e, soprattutto, con l'inizio del corso di Svedese questa sensazione sparirà. Speriamo.

In realtà questo post doveva intitolarsi "Sul luogo del delitto" perchè oggi, nel mio infinito vagabondare, sono passato per quella Birger Jarlsgatan del paccotto che mi volevano rifilare un mesetto fa. Beh, che dire, se non fosse stato un pacco avrei accettato sicuramente. Da lì mi sono spinto a Stureplan e sono sicuro che se esistono dei chiattilli a Stoccolma, quello è il loro punto di ritrovo.

Per quanto riguarda gli "appuntamenti" del post precedente, devo confessare che la tipa della casa che andrò a vedere sabato secondo me è suonata perchè ha fissato l'ora dell'appuntamento, le 11.00 di sabato, ma ancora mi deve dire dove è questo appartamento... Pazzie svedesi.

Infine, stasera sono andato a farmi un giretto per la stoccolma by night e dopo un lungo peregrinare stavo entrando in un bar quando uno della "security" mi ferma e mi chiede l'età. Già conscio dei problemi derivanti dal mio aspetto preparo la carta d'identità mentre dico che ho 25 anni. Notando che rispondo in inglese, il tipo mi chiede da dove provengo e, alla mia risposta, mi dice che non ho proprio l'aria dell'italiano e che mi aveva confuso per uno svedese. E questo, insieme alla tipa al check-in di Ciampino fanno due. Dipendesse solo dall'aspetto non sarebbe così difficile.

Programma del giorno dopo: sicuramente passerò la mattinata a vagabondare perchè alle 11.00 viene il tipo delle pulizie in ostello e rompe le scatole se giriamo per l'ostello. Il pomeriggio faccio qualche chiamata ai contatti di Blocket (grazie Gatto ^_^ ). La sera credo che mi schiatto nel Medusa anche solo per sentire della bella musica metal.

Foto del giorno: i giardini di Kungstradgard: i miei preferiti.

I giardini di Kungstradgard

mercoledì 2 luglio 2008

Giorno 4 - Primi appuntamenti

La giornata di oggi è filata proprio liscia. Anzi, è andata ottimamente in quanto ho trovato un annuncio su TheLocal ed ho fissato un appuntamento per una casa per sabato mattina e un ragazzo ha risposto al mio annuncio, sempre su TheLocal, e domenica andrò a vedere la sua casa.

Nel pomeriggio, visto che l'umore era stato tirato su dai due appuntamenti, sono andato a visitare l'Armèmuseum. Quì è raccontata la storia militare della svezia dai Vichinghi ad oggi. Personalmente non sapevo che la Svezia avesse un passato così importante al punto da essere stata per un periodo (1600-1700) una delle potenze europee. Ad ogni modo il museo è stato molto interessante e mi ha fatto piacere riabbracciare un fucile anche se senza otturatore. Per qualche attimo mi è sembrato di sentire l'odore della polvere da sparo ;)

Programma del giorno dopo: la mattina vado in giro per Stoccolma mentre il pomeriggio cerco altri annunci per la casa ;)

Foto del giorno: vista del litorale "ricco" della città. Questi palazzi mi fanno impazzire!

PS: un grazie a Gianni ed a mamma, il primo perchè mi sta sopportando per ore ed ore su Skype, anche aiutandomi a cercare casa; la seconda perchè anche senza dirle niente riesce a capire il mio umore nonostante i 2500 km di distanza.

martedì 1 luglio 2008

Giorno 3 - In giro...

Premessa: sto iniziando ad odiare questo ostello. Già è assurdo che ci siano delle finestre senza tende, se poi consideriamo che a Stoccolma il sole sorge alle 3.30/4.00 di notte e che alle 5.00 è già bello alto, vi lascio imamginare cosa si prova a svegliarsi "all'alba" e trovarsi il dormitorio inondato dalla luce.

Superato lo shock di trovarmi perfettamente sveglio alle 6 di mattina decido di oppormi a questa ingiustizia sociale alzandomi lo stesso non prima delle 8. Come sono riuscito ad oziare per due ore in un letto scomodo non lo so neanche io. Ad ogni modo alle 9 ero già in giro per Stoccolma.

Primo obiettivo: la sede della Folkuniversitetet per vedere se avevano qualche suggerimento per gli "studenti". Risposta: un foglio con stampato i nomi di alcuni ostelli ed alberghi convenzionati con loro. Non era quello che cercavo, ma potrebbe tornarmi utile.

Secondo obiettivo: Stockholm Universitetet. Con la metro sono sceso alla fermata della linea rossa "Universitetet" e, a pochi passi dall'uscita della metro, ecco la bacheca che cercavo. Peccato che non contenesse altri annunci se non la vendita di articoli come "biciclette" o "chitarre" e qualche altro sventurato che cercava una stanza.

Terzo obiettivo: Kungliga Tekniska Högskolan anche conosciuto come KTH ovvero quello che noi chiameremmo "Politecnico". Anche questa volta cercavo una bacheca, che non ho trovato a dire il vero, ma mi sono rivolto al centro informazioni per l'"Accomodation" degli studenti dell'università chiedendo se mi poteva suggerire qualcosa (non so come, ma ho cacciato una faccia di culo per domandarlo): il ragazzo, gentilissimo, mi ha dato 3 link anche se nessuno di questi è veramente utile. Oddio, uno di questi permetteva la richiesta di una stanza in uno studentato... peccato che io oramai manchi di questo prerequisito. Anche se devo dire la verità sarebbe stato molto figo :)

A questo punto sono tornato in ostello dove ho pranzato e "riposato" visti i numerosi km percorsi a piedi. Al risveglio il maltempo mi ha costretto a rimanere in ostello fino a cena. La serata l'ho passata in giro per la grande rete a cercare annunci.

Ah, voglio dedicare un paragrafo ad un avvenimento che mi ha fatto abbastanza "male" nonostante la sciocchezza della cosa. Oggi vado per riloggare su WoW per salutare i ragazzi miei compagni di mille avventure ed ho avuto una doccia gelata, tutti i miei pg sono stati spogliati e derubati. Al fortunato rapinatore sono andati quasi 10k di monete d'oro cash oltre al ricavato della vendita di materiali pregiati che erano contenuti nella banca dei diversi pg. Che dire... vedere che in pochi giorni diverse ore di gioco (solo con il personaggio principale ho accumulato oltre 160 ore) sono andate in fumo non fa un bell'effetto. Speriamo che la Blizzard mi ridia tutto.

Programma del giorno dopo: le idee stanno finendo. Domani andrò all'ambasciata più per vederla che per una ferma convinzione di ottenerci qualcosa. Qualasiasi consiglio è ben accetto.

Foto del giorno: Due foto della camerata, una di pomeriggio ed una alle 4.00 di mattina.

Foto della camerata presa durante il pomeriggioFoto della camerata alle 4.00 di mattina

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