sabato 28 febbraio 2009

Teknik konferens

So di essere un po’ in ritardo, ma ci tenevo a lasciare sul blog un ricordo di questa giornata particolare, un po’ per l’evento in sé, un po’ perché è comunque un piccolo traguardo ed un po’ per le strane coincidenze che sono avvenute quel giorno.

Ma andiamo con calma, mercoledì alle 7.55 ci troviamo in ufficio e da lì, con la macchina del capo, ci siamo spostati verso Lidingö, una zona di Stoccolma abbastanza esclusiva, a quanto mi hanno detto.

“Ci”, perché in macchina eravamo io, il capo, e gli altri tre ragazzi che hanno, come me, un contratto a tempo indeterminato. E da qui il primo motivo di orgoglio, la riunione non era aperta a tutti ma solo ai dipendenti full-time.

Tra i vari punti all’ordine del giorno c’era la divisione delle competenze, e devo dire che mi sono arrivati quasi tutti e soli gli incarichi che mi aspettavo, per la gran parte gestione delle macro aree che ho sviluppato in questi mesi.

Altro punto all’ordine del giorno era dare al capo la nostra impressione sui ragazzi che stanno facendo il praticantato o lavorano part-time. Considerando che almeno 4 di questi ragazzi erano già presenti in ufficio il giorno in cui ho iniziato, confesso che ha fatto un po’ di effetto.

Per concludere, ho scoperto che il posto, magnifico, è in realtà gestito da un italiano della precedente “ondata”. E per la prima volta ho parlato “veramente” italiano davanti ai colleghi.

Che dire, una giornata veramente particolare!

venerdì 27 febbraio 2009

Quando inizia la primavera in Italia?

Me lo hanno chiesto in ufficio un paio di volte, e mi sembrava una domanda senza senso. Come “quando inizia”? Il 21 marzo, sempre e comunque.

In realtà, se ci si pensa, la cosa acquista un suo senso. Il 21 marzo è la data in cui cade l’equinozio di primavera, ovvero il giorno in cui il dì e la notte sono esattamente della stessa lunghezza.

Ma questa condizione è rispettata con una buona approssimazione solo nei pressi dell’equatore. Volendo essere buoni si può estendere questa “fascia” alla fascia compresa tra i due tropici, ma non oltre.

Ora, se definiamo l’equinozio “geografico” (termine inventato da me) come il giorno in cui, in un determinato punto della superficie terrestre il dì e la notte hanno la stessa lunghezza, e facciamo corrispondere l’inizio della primavera e dell’autunno agli equinozi geografici e non a quelli “astronomici” (ovvero i classici 21 marzo e 21 settembre), ecco che la domanda “Quando inizia la primavera in Italia?” acquista perfettamente senso.

Ma la domanda resta, quando inizia la primavera in Italia?

Equinozi e solstizi

martedì 24 febbraio 2009

La magia dell’oroscopo

Mi sono sempre ritenuto un materialista, un convinto sostenitore della filosofia positivista: se non si può spiegare (ora o in futuro) con una teoria scientificamente valida, non esiste. Eppure ci sono due cose che non riesco a collocare nel mio mondo “perfetto” fatto di teoremi e assiomi, l’oroscopo e la lettura delle carte. Della lettura delle carte ho già parlato in un altro post, oggi parlo dell’oroscopo.

Tecnicamente è impossibile che ci siano solo 12 tipi diversi di persone, 288 se consideriamo sesso ed ascendente, eppure sembra proprio così. In questi giorni su Facebook sta passando la mania di postare il proprio oroscopo, ed ecco cosa dice il mio.

Tralasciando la mia presunta spiccata spiritualità, mi riconosco abbastanza in questo profilo. Ah eh, anche la parte dove dice che sono un tipo sportivo, non è che mi si confaccia al 100%. Però amo gli spazi aperti!

Bianco

Domenica si poteva riassumere il bollettino meteorologico in una parola: neve. Ha nevicato ininterrottamente dalle 7 di mattina fino a notte inoltrata con conseguente imbiancamento di tutta la città.

Passeggiare tra le strade ed i palazzi imbiancati suscita strane sensazioni. Da un lato c’è lo stupore perché Stoccolma sotto la neve riesce ad essere ancora più bella (fino a quando non devi attraversare una strada, in quel caso è una maledizione); dall’altro suscita un timore quasi reverenziale: vedere tutto così candido ed immacolato ti fa sentire in colpa per ogni impronta lasciata ed parlare, o in genere fare rumore, sembra quasi una bestemmia. Ecco, forse questa coperta bianca che ricopre tutto e tutti riesce ad imporre veramente uno stato di tranquillità fittizia anche all’animo umano. E chissà che il convivere per tanto tempo con questa tranquillità fittizia non sia il motivo per cui i popoli del nord sembrino così taciturni e chiusi in sé stessi. Probabilmente le cause vanno ricercate in altri fattori, ma questo è un altro post che ho in mente di scrivere da tempo; per ora beccatevi qualche foto di Stoccolma imbiancata.

Il molo di Nybroplan sotto la neve Veduta in lontananza del Nordiskamuseet innevato
Strani giochi di neve e ghiaccio sulle acque del Malaren Luci di Gamla Stan dalla lontana Östermalm

domenica 22 febbraio 2009

Il potere dei media

Tutti sappiamo il terribile potere che i media hanno in genere e come, ancor più terribilmente, tale potere viene usato.

In particolare la cronaca nera italiana, ad uno spettatore disattento, sembrerebbe la manifestazione materiale della teoria dei Corsi e dei Ricorsi Storici del filosofo Gian Battista Vico. La similitudine è meno forzata di quel che sembra perché nei telegiornali italiani si assiste veramente a delle grandi ondate che periodicamente tornano a farsi avanti. La cosa più buffa è che, quasi sempre, non c’è una reale corrispondenza tra trattazione mediatica ed effettiva frequenza degli avvenimenti.

C’è il periodo in cui tutti i cani sembrano uscire di senno contemporaneamente e prendono ad azzannare incauti e pacioccosi bambini che gli tiravano la coda; c’è il periodo in cui i tabaccai sono presi d’assalto, e quello in cui sono i gioiellieri a fare donazioni al prossimo; c’è il periodo in cui tutte le case venete vengono svaligiate da immigrati ed il periodo in cui le coste italiane sembrano quelle della Normandia in quel lontano 6 giugno del 1944 e l’orizzonte è affollato da barconi piene di immigrati clandestino che fanno la fila per attraccare in Italia; l’elenco non finisce qui e basta prestare un po’ di attenzione ai telegiornali per capire in quale corso storico ci troviamo ora.

L’ultimo periodo è stato quello degli stupri, specie se ad opera di stranieri. Infatti è dall’ultimo novembre che in Italia sembra non ci siano altro che persone (di tutte le età) arrapate che non vedono l’ora di prendere nel buio una donna (di tutte le età) per abusarne.

Sia chiaro, trovo lo stupro un reato orrendo, ma al contempo trovo orrenda questa estrema attenzione ad un fenomeno, orrendo, che è sempre esistito. Soprattutto se questa attenzione è artificiale ed in mala fede.

In mala fede? Magari forse no, ma oramai lo schema si sta ripetendo per l’ennesima volta: inondazione di notizie di cronaca riguardante un certo tema in modo da fomentare l’indegno popolare e successiva promulgazione di una legge che, senza il sostegno del popolo indignato non sarebbe mai passata. E anche questa volta la legge che passerà sarà un (ulteriore) obolo che il nostro beneamato Presidente del Consiglio deve versare alla Lega Nord. Quindi, ringraziamo PD e Lega Nord per la sicurezza che le future ronde cittadine garantiranno al popolino; poco conta che, anche questa volta, statistiche alla mano, gli stupri in Italia siano calati del 10% nell’ultimo anno. Una lettura a questo articolo di Gad Lerner male non fa.

Dopotutto l’Italia si è trasformata: da un popolo di poeti e navigatori ad un popolo di calciatori e veline, o aspiranti tali. Si ringrazino Amici, X-Factor, il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, la Talpa e tutte quelle trasmissioni che si alimentano di ignoranza e pochezza interiore che oramai la fa da padrone in Italia. Sarà ma io me ne torno al mio World of Warcraft: i medici diranno che gli MMORPG sono da disadattati sociali, ma meglio essere un disadattato sociale che un adattato a questa società.

E tanto per chiudere il ciclo della nerdaggine, questo post è stato scritto dalla beta di Windows 7. Naturalmente non può neanche competere con Lisa, il primo computer prodotto da Apple, ma nonostante ciò è stabile e scattante. Ma questo è un altro post.

sabato 21 febbraio 2009

Vivere in una capitale europea

Ci sono cose che, per quanto Napoli sia una grande città, difficilmente potranno realizzarsi.

Un esempio? Un freeze!

Questo video è preso dal freeze organizzato qui a Stoccolma il 31 gennaio a Central Station. Non male vero?

Stockholm freeze 31 januari 2009

mercoledì 18 febbraio 2009

Illuminazione

Tranquilli, non sono stato fulminato sulla via di Damasco…

Lunedì è successa una cosa bellissima: all’uscita dall’ufficio non era già notte. Certo era scuro e la notte sarebbe arrivata da lì a qualche minuto, ma quel diffuso chiarore, per quanto fugace, è stato un po’ come un giro di boa. Queste due foto sono state scattate a meno di un quarto d’ora di distanza. Impressionante vero?

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Ma per bilanciare una città che si risveglia dalla lunga notte, questa settimana ho assistito a diversi casi di “totale disconnessione celebrale”.

Al primo posto sicuramente va al mio “padrone di casa” che, in piena crisi, ha ben deciso di licenziarsi per cercare un lavoro migliore e che dal primo marzo venderà giornali a domicilio, sempre se riesce a comprarsi una macchina per quel giorno.

Al secondo posto tutte quelle persone che ritengono arrogantemente di stare al centro delle attenzioni di chiunque li circonda e lanciano anatemi quando si rendono conto che non esistono solo loro.

Al terzo posto un collega che ha messo le mani sul mio motore di ricerca e che è riuscito a sputtanare in 3 righe un fine ed elegante lavoro di progettazione.

Ok magari il terzo posto è troppo, e magari io sono troppo protettivo con il mio codice, ma aggiungere una proprietà “Tipo corso” al parametro di ricerca “Luoghi geografici” è passabile di pena di morte e tre giri delle mura di Stoccolma così come Achille fece con Ettore nell’Iliade.

Ah, sempre in tema “illuminazione”, sabato siamo andati ad un locale medievale nascosto tra i “bassi” di Gamla Stan. Posto molto carino di suo, ma il muro di cera è insuperabile.

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sabato 14 febbraio 2009

Resistere alle tentazioni

Oggi sono andato a vedere un appartamento. La casa in sé era molto bella, il vicinato pure e la zona ottima (a pochi passi dalla fermata Brommaplan). Il tipo sembrava molto interessato a fittarmela… Eppure da qui a 5 minuti manderò il messaggio al tipo per rinunciare. Perché?

Perché l’affitto sarebbe di seconda mano senza registrarlo presso il proprietario. In pratica sarei un abusivo.

Ho parlato con alcuni colleghi e mi hanno detto che nel 95% dei casi non ci sono problemi e che è una cosa molto diffusa in Svezia.

Quello che mi ha portato a rinunciare è esattamente quel 5%. Vivere in un paese straniero implica muoversi sempre con 2 piedi in una scarpa e, sarò forse un fifone, ma non me la sento di rischiare nemmeno quel 5%.

Dopotutto ho resistito tanto tempo, posso arrivare fino a giugno. Poi con il nuovo contratto magari posso prendere un buon mutuo e posso pensare di comprare direttamente casa.

venerdì 13 febbraio 2009

Lavoro: gioie e dolori

Se in francese “lavorare” si dice “travailler”, che fa molto “travaglio”, ci sarà un perché. Ma il travaglio implica non solo dolore ma anche, quasi sempre, gioia.

Dopo la smazzata di lunedì per consegnare in tempo il progetto su cui stavo lavorando, ho vissuto, e mi è stata fatta vivere, questa settimana in maniera molto rilassata. Certo, comunque ho lavorato e zitto zitto ho fatto 3 ore di straordinario, però in ufficio ho fatto praticamente ricotta. Un po’ di rifinitura qui, un po’ là, un bug fixato qui, una riunione per il prossimo task là, e così via. Ad ogni modo nulla di particolarmente stressante.

Alla settimana tranquilla si affiancano le “soddisfazioni” vere e proprie, come i 1700 sondaggi effettuati a meno di 4 giorni dal lancio della nuova piattaforma (che si occupava, appunto, di sondaggi). Inoltre ho ricevuto i complimenti dal "gotha" del reparto informazioni cui ho dovuto presentare la piattaforma. Inoltre, “quello della macchina” ha fatto espliciti riferimenti ad un aumento a giugno (che comunque avrei chiesto io) quando ci ritroveremo a ridiscutere il contratto.

Dulcis in fundo, in settimana ho fatto da tutor per un paio di orette ad uno dei praticanti. Il poverino si era trovato a dover usare uno dei miei primi pezzi di codice “fighi” che ho scritto da quando ho iniziato a lavorare per Studentum.

Contemporaneamente, altri due praticanti stanno lavorando sul motore di indicizzazione e ricerca  che ho realizzato prima delle vacanze di Natale e, anche in questi casi, sono stato incaricato di vigilare sui cambiamenti che stanno apportando per evitare trucchetti sporchi che, alla lunga, potrebbero minare la già difficile leggibilità di un componente centrale quale è il motore di ricerca.

E giusto per rompere la quotidianità, il 25 febbraio avremo un faticosissimo meeting in una struttura dedicata alle conferenze per discutere di divisioni di incarichi e sul futuro dei praticanti e del gruppo in genere. Ah si perché andremo solo noi che lavoriamo a tempo pieno. Personalmente lo trovo una “sparata di posa”, ma venire retribuito per non fare niente tutto il giorno non mi sembra male. Se poi il “non fare niente” è anche sinonimo di “sparlare del prossimo”, beh, tanto meglio!

Oh, per concludere l’elenco delle soddisfazioni lavorative che sto ricevendo in questo periodo… oggi chiedevo in ufficio che tipo di “referenze” richiedessero le persone che postano gli annunci per la casa. La risposta è stata eloquente: un bigliettino di visita del capo ed un invito a farlo chiamare da chiunque mi chiedesse delle referenze. Vad kul!

Per chiudere, come ci insegna la buona Teodora, ho già un impegno per il 24 aprile. Cosa? Una conferenza, in svedese, su una tecnologia che mamma Microsoft è in procinto di lanciare e sul quale il capo sembra intenzionato ad investire. Come detto, la conferenza è in svedese e la partecipazione era facoltativa, ma io mi sono messo in mezzo un po’ per curiosità verso la tecnologia in oggetto, un po’ perchè credo (spero) che lo svedese non sarà un grosso ostacolo ad una manifestazione tecnica. Il fatto che, nonostante il tutto si svolga in orario di lavoro, non avrò ripercussioni a livello di ferie e/o salario è solo un’incidentale, giuro!

martedì 10 febbraio 2009

Le piccole cose

Una delle lezioni più importanti che mi hanno lasciato i 3 anni alla Nunziatella é non dare mai nulla per scontato, neanche le cose più piccole.
Una lezione che é troppo facile dimenticare, soprattutto nella bambagia in cui ci culliamo ogni giorno.
É cosí che poi ci ritrova come me a stupirsi di non dover accendere la lampada per prepararsi per andare a lavoro, di camminare per strada e vedere le macchine a fari spenti...
Chissá se un giorno ci ritroveremo a festeggiare di nuovo per un foglio infilato in una scatola!
Magari un giorno festeggerò anche un piatto mangiato intorno ad un tavolo!

Sampei e Penelope

Vi ricordate Sampei? Il pescatore dalle orecchie a sventola? Quello che puzza di pesce (ah no quelli erano i Gem Boys, min 2:40)? Bene, immaginate di vestire i suoi panni: per una settimana cercate un particolarissimo insetto, ancora vivo; dopo averlo catturato, passate due giorni a preparare l’esca perfetta per pescare il temibilissimo Luccio delle Montagne del Fiume Mascimoto (nome inventato). Il giorno prestabilito andate sulle rive del fiume e, con grande stupore, scoprite che invece del Luccio bla bla, questo fiume ospita il Salmone Trotato Ballerino, che, ovviamente, quell’insetto lo vuole preparato in altra maniera, diciamo “alla puttanesca”. Come la prendereste? A me è successo qualcosa di simile in queste due settimane di silenzio stampa e, ve lo giuro, per voler usare un vocabolario educato e civile, avevo le palle che giravano a senso alternato.

Ora, sempre per continuare queste immedesimazioni particolari, mi chiedo come cacchio ha fatto Penelope ha fare e rifare il famoso sudario per Laerte. A lavoro devo rimettere mano un’altra volta su una cosa scritta ad ottobre perché deve essere esteso, generalizzato e reso utilizzabile da molte altre parti del sito. Considerando che quando lo scrissi la prima volta era già generico, e sono stato dirottato verso una soluzione più specifica per ordine del mmm(quello con la macchina con il buco nella gomma, per capirci!). Ora non ho proprio voglia di dover riscrivere di nuovo una struttura più generica.

Che due palle.

mercoledì 4 febbraio 2009

La fine della grande notte

Ebbene sì, sebbene gennaio sia da poco volato via, possiamo dire che la Grande Notte svedese è terminata.

Me ne sono accorto questa mattina quando, aprendo gli occhi, ho visto filtrare attraverso la tenda un tenue chiarore. Il primo pensiero è stato “cacchio ho fatto davvero tardi questa volta”, ma dopo aver controllato l’orologio mi sono reso conto che il buio sempiterno che avvolge la Svezia in dicembre è finito. Tra l’altro, a dargli l’addio è stata una giornata soleggiata seppur fredda.

Fredda al punto che i due ponti che la mia metro attraversa, attraversano entrambi un corso d’acqua gelato e ricoperto di neve.

Ma nulla può sminuire lo spettacolo della Stoccolma bagnata dai raggi del sole della pigra alba del Nord. Quello scorcio tra i palazzi che punta giù, dritto verso Södermalm, e che mostra una Gamla Stan regina delle acque che si gode il mancato sole.

Il poter ammirare spettacoli come questo valgono bene i pochi gradi che riescono ad affacciarsi oltre lo zero. Parafrasando la celebre frase di Enrico IV, direi che:

Stoccolma val bene un giaccone abbottonato

Ecco una bella foto di un’alba stoccolmese trovata su Panoramio.

Alba stoccolmese

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