domenica 29 marzo 2009

Bakis

Non è propriamente svedese, anzi credo che sia la versione stoccolmese di “bakfull”, ovvero “hung over”.

Per quanto mi piacciano gli acolici, non ho quasi mai superato la misura. Certo le mie belle sbornie me le sono fatte pure io, ma tipicamente erano accompagnate anche da altro.

Ad ogni modo venerdì abbiamo fatto il solito dopolavoro mensile con la particolarità che la serata era a tema anni ‘80 con tanto di premio finale alla persona che aveva interpretato meglio lo spirito di quegli anni. Ovviamente, mentre negli altri reparti quasi tutti erano vestiti in modo particolare, il nostro reparto, a meno della praticante, ha completamente ignorato il tema della serata. A far calare meglio nell’atmosfera di quegli anni c’era il Karaoke a tema.

Al termine della festa anni ‘80, e delle 8 lattine di birra e 2 di sidro, abbiamo cambiato location. Infatti siamo andati ad un pub da quelle parti dove mi è stato praticamente messo in mano dal capo un calice enorme di birra che ovviamente non ho potuto rifiutare. Ed altrettanto ovviamente ho dovuto ricambiare con un giro offerto da me. E sono altre 2.

Dopo un’altra oretta abbiamo preso due taxi e siamo andati a Stureplan, centro vita fighetta stoccolmese, dove siamo entrati in un bar chiccoserrimo. Come al solito mi sono state offerte altri due giri di birra che ho dovuto ricambiare anche perché un ragazzo aveva pagato il taxi per tutti.

Alla fine del quarto giro decidiamo di cambiare ulteriormente location: destinazione Sturecompagniet, forse la discoteca più esclusiva della Venezia del Nord.

Il fatto che il capo ci abbia fatto entrare facendoci saltare la fila credo sia un indice abbastanza affidabile di quanto sia abituato a frequentare il posto. E devo dire che la discoteca, seppur in serata minore, vale la sua reputazione. Almeno perché il deejay è riuscito a cambiare pezzo senza stacchi “silenziosi” o, peggio, con un cambio drastico di intensità: sicuramente il miglior deejay che ho visto da quando sto qui a Stoccolma. E nelle due ore spese sulla pista, ho bevuto un altro paio (abbondante) di birre.

Insomma, non mi meraviglio se ieri avevo lo stomaco in subbuglio dopo una maratona alcolica iniziata alle 17.00 e finita alle 2.30.

La ciliegina sulla torta è stato il fatto che mi sono addormentato in metro e mi sono svegliato qualche fermata dopo. Se c’era bisogno, ecco un ulteriore motivo per non lasciarmi andare così pesantemente con gli alcolici.

mercoledì 25 marzo 2009

Benvenuta primavera

Finalmente è arrivata la primavera: giornate soleggiate, fresche brezze che rinfrescano l’aria che si prepara alle torbide correnti estive. Ecco una bella foto.

Giornata primaverile stoccolmese

Purtroppo la foto non rende l’idea, ma quelle linee in diagonale non sono pioggia. Ma neve. E per la precisione la più forte tempesta di neve che abbia mai visto da quando sono qui.

Sempre a proposito di “primavera” oggi ho scoperto che nella sola giornata di venerdì 20 marzo ho ricevuto 300 visite (contro una media giornaliera che oscilla tra le 30 e le 40 visite). Usando il solito compagno Google Analytics, ho scoperto che le 300 visite erano quasi tutte generate dalla ricerca “Quando inizia la primavera” e affini che puntavano inesorabilmente al post di qualche settimana fa. Simpatico direi. Un po’ meno simpatico il fatto che in quel post abbia scritto tante vaccate, ma amen.

Ma la cosa più bella di oggi è stata il ritrovare un caro amico dell’università di cui avevo perso i contatti per molto tempo. E la cosa più buffa è stato riscoprirlo più vicino a me di quanto non lo fosse già all’epoca: infatti, oltre ad essere come me un malato per il gioco online, ho scoperto che anche lui ha un forte interesse per la Svezia. Non posso che fare quindi un grosso in bocca al lupo a questo futuro “vicino di casa”.

Ed ecco il mio bel muccone allo stato attuale delle cose.

Kralizek - Tauren Druid - Magtheridon

Ah, ieri ho scoperto che hanno fatto il porting di Transport Tycoon Deluxe per smartphone Windows Mobile con risoluzione 800x480. Ora, sapete quanti smartphone WM hanno uno schermo con risoluzione 800x480? Uno. Non che sia la cosa più comoda del mondo giocare a TT su uno schermo da 3.2” senza mouse e senza tastiera, ma quel gioco è sempre stato uno dei miei preferiti, nonostante fosse un gioco “DOS” e girava in emulazione già sotto Windows 95.

venerdì 20 marzo 2009

Incidenti di percorso

Camminavo per la solita Strandvägen con un collega quando quasi mi scontro con una ragazza. Non posso fare a meno di pensare che è molto carina e senza neanche pensarci le chiedo scusa. Lei mi fa un mezzo sorriso, come per accettare le scuse, e va oltre.

Piccoli incidenti di percorso che capitano tutti i giorni nella “caotica” vita di qualsiasi città, anche a Stoccolma.

La cosa in sé non avrebbe alcuna importanza se non fosse per l’identità dell’avvenente sconosciuta. Infatti, dopo qualche passo, il collega mi chiede se sapevo chi era. Ad una mia risposta negativa, mi dice semplicemente, “Madeleine”.

Messa così pensavo fosse una qualche collega che non avevo visto. Poi realizzo e finalmente associo quel viso alle tante foto viste su internet e non solo. Quella ragazza era la Principessa Madeleine.

Avevo letto che aveva un appartamento ad Östermalm, ma non credevo camminasse per la strada come persone normali. Magari c’erano cecchini alle finestre ed agenti segreti in borghese in ogni dove, ma in quel momento ho avuto l’impressione di “normalità”.

E devo ammetterlo, la seconda impressione che ho avuto è stata: in foto è carina, ma dal vivo è meglio!

A dire il vero il mio collega mi ha detto che avrei potuto chiederle di fare una foto con lei, ma non ho voluto rompere quell’atmosfera di normalità. E per lo stesso motivo non metto alcuna sua foto in questo post, tanto basta googlare un minimo.

giovedì 19 marzo 2009

Marzo

Marzo: nu poco chiove
e n'ato ppoco stracqua
torna a chiòvere, schiove;
Ie 'o sole cu ll'acqua.

Mo nu cielo celeste,
mo n'aria cupa e nera,
mo d' 'o vierno 'e 'tempeste,
mo n'aria 'e Primmavera.

N'auciello freddigliuso
aspetta ch'esce o sole,
ncopp' 'o tterreno nfuso
suspirano 'e viole...

Catarì, che vuò cchiù?
Ntienneme, core mio,
Marzo, tu 'o ssaje, si' tu,
e st'auciello song' io.

Apro questo post con questo omaggio a Salvatore Di Giacomo perché durante la pausa pranzo mi è venuta in mente questa bellissima poesia. Il motivo credo sia banale.

Infatti mentre passeggiavo per i dintorni di Karlaplan durante la pausa pranzo con l’intenzione di godermi la splendida giornata, luminosa e soleggiata, sono stato investito da un’inattesa spolverata di neve. Il tutto è durato nemmeno 10 minuti, e la neve che toccava terra si scioglieva come, è proprio il caso di dirlo, neve al sole.

Ad ogni modo, l’inverno è finalmente alle spalle. Lo si capisce dal fatto che se la notte non chiudo la tenda, la notte mi ritrovo nuovamente immerso in un bagno di luce e dal fatto che quando esco dall’ufficio ci mette sempre più tempo a diventare buio.

Ecco qualche scatto fatto sulla via del ritorno a casa.

Attimi prima del tramonto da Strandvägen Il Nordiskamuseet poco prima del tramonto

PS: mi sa che è ancora troppo presto per uscire con T-shirt e giubbino, al ritorno ho avuto un po’ di freddo. C’è da dire che stamattina mi sentivo un po’ scemo ad uscire di casa con il giubbotto quando tutta la città era irraggiata da quel “caldo” sole primaverile.

lunedì 16 marzo 2009

Dottore

Che strano… proprio oggi pensavo che esattamente un anno fa ero preso tra mille ed una ripetizioni cronometrate della discussioni di tesi.

E poi mi arriva una mail dall’Italia. E’ da parte di un’azienda di Roma che mi ha chiesto di mandargli il mio CV aggiornato perché quello su Monster è vecchio.

La cosa in sé ha scarsa rilevanza, ma mi ha colpito vedere che l’email era intestata ad un ipotetico “Gentile Dott. Golia”, che sarei io. Credo che quel “Dott.” sia il primo che ho ricevuto, dopo la proclamazione ovviamente.

Magari un giorno farò l’Esame di Stato… o addirittura la specialistica… ma boh.

Certo è, che da quel lontano 18 marzo sono cambiate tantissime cose, quasi tutte in meglio, e ne sono contentissimo.

venerdì 13 marzo 2009

Barbari

Tornavo verso casa con un collega e si parlava di “civiltà”. Scherzando affermo: “Ricordati che voi avete conosciuto la scrittura nel 1200 d.C., quasi 2000 anni dopo la nascita di Roma.”

Dopo neanche 2 secondi, un urlo gutturale scuote tutta Drottninggatan, qualcosa come “Carmelaaaaaa, dove stai? Guarda questa vetrina”.

Ovviamente il collega non ha potuto fare a meno di rispondere con un “dicevi?” seguito da una risata.

Ed ovviamente ho taciuto sul fatto che quella voce aveva una cadenza fortemente napoletana.

giovedì 12 marzo 2009

Your time is precious

Lo so, sono un pavone dalla ruota facile, molto facile, forse troppo, soprattutto nel campo lavorativo. Però sentirsi dire queste parole dal capo è una bella dimostrazione di stima e, fortunatamente, solo l’ultima di tante, tantissime soddisfazioni che questo lavoro mi sta dando.

Il “casus” è molto semplice: nella girandola dei piccoli task da completare mi trovavo assegnato un lavoretto semplice che mi ero preso perché potenzialmente compatibile con il motore di sondaggi che ho appena scritto.

Se avessi voluto lavorare di fino avrei potuto spenderci una giornata, altrimenti in un paio di orette avrei potuto produrre una paginetta web che rispondeva esattamente alle specifiche ma difficilmente riutilizzabile.

Stavo iniziando a metterci le mani su quando , attraverso la chat interna, mi arriva il messaggio del capo che mi dice qualcosa tipo “se non hai già iniziato questo task, preferirei assegnarlo a qualcun altro perché il tuo tempo è prezioso”.

Magari è lui che ha capito come prendermi, però io mi sono sentito molto soddisfatto di me e del mio lavoro. E queste cose fanno passare in secondo piano tutti i piccoli disagi di ieri, ma questo è un altro post!

mercoledì 4 marzo 2009

Frammenti di una vita passata

E’ naturale che più passi il tempo più i legami con la mia vita napoletana scompaiano un poco alla volta, ma ogni volta è sempre brutto rendersene conto. La tristemente famosa differenza tra “conoscenza” e “cognizione”.

So che messa così può sembrare che sia stato aperto il settimo sigillo dell’Apocalisse, ma sentire che il cuore del mio computer casalingo ha smesso definitivamente di battere è stato brutto.

Brutto perché quel pc me lo sono pagato interamente da me con i soldi guadagnati con i lavoretti fatti durante l’Università.

Brutto perché su quel pc ho passato le notti ad “emergere” infinite installazioni di Gentoo, quando Linux era ancora per pochi appassionati e capaci.

Brutto perché su quel pc ho vissuto buona parte della mia vita come Kralizek, sui forum, su Battle.net, su World of Warcraft.

E perché no, brutto perché su quel pc ho fatto i primi passi nel fitto mondo, mai abbastanza conosciuto, del Framework .NET. Dopotutto, possiamo dire che se oggi sono qui, a Stoccolma, con una busta paga tra le mani è anche grazie a quel pc e ad al suo cuore, la cara P4C800-E Deluxe o, per gli amici, Paccotto.

DISCLAIMER: So che questo è un post molto nerd, se ho urtato la vostra sensibilità, cliccate qui!

martedì 3 marzo 2009

Coincidenze?

Da ieri nel gruppo ci sono tre nuovi praticanti: alunni al primo anno di un corso KY, una specie di istituto tecnico, solo che dura due anni ed è fortemente orientato su un argomento.

Per accogliere al meglio questi nuovi ragazzi abbiamo il capo ha organizzato diversi eventi, tecnici e non. Tralasciando la solita visita guidata in cui ti sparano 60 nomi in meno di 5 minuti, questi tre ragazzi hanno passato la prima giornata a prepararsi l’ambiente di lavoro e, cosa più importante, a sorbirsi una mini conferenza sull’infrastruttura su cui si basa il sistema.

A ora di pranzo, poi, tutto il gruppo tecnico si è recato in un ristorante sciccoso nei pressi dell’ufficio dove ci è stato offerto il pranzo.

Oggi, invece, dopo “cena” (tra virgolette perché erano le 18.00), abbiamo disputato un torneo di pingpong e venerdì avremo un afterwork in un altro posto sciccoso di Östermalm.

Personalmente non ricordo tutte queste attenzioni per i nuovi praticanti, però è anche vero che questi sono i primi praticanti dal primo anno che entrano in azienda da quando ho iniziato a lavorare per Studentum.

Magari sarò io che sono sospettoso, ma per me il fatto che tra questi tre praticanti ci sia la prima ragazza del gruppo tecnico ha una qualche correlazione con tutte queste attenzioni.

Ah, ironia della sorte, la casa non ha ancora ricevuto alcuna offerta. E’ proprio il caso di dire “Così vicina e così lontano”.

lunedì 2 marzo 2009

Il ritorno di vecchi progetti

Nel giorno in cui il futuro ha ricevuto un temporaneo arresto, il passato è tornato a farsi vivo. Un passato di cui, a mio modo, non riesco a non esserne fiero.

Proprio oggi infatti ho ricevuto due mail di persone interessate a portare avanti i due progetti open source che ho su CodePlex e che per ovvii motivi avevo sospeso.

Entrambi i progetti sono nati quando mi occupavo del sito della gilda di World of Warcraft di cui ero officer, raid leader e web master.

Il primo, “WoW Armory Parser”, è una libreria che permette di utilizzare agevolmente in pagine ASP.NET le informazioni che mamma Blizzard mette generosamente a disposizione con il suo servizio Armory. Per capire di cosa sto parlando, ecco il profilo del mio personaggio principale.

Il secondo, “phpBB 3.0 Membership & Role Provider”, è una libreria che permette a pagine ASP.NET di utilizzare il database del forum phpBB 3.0 per gestire l’autenticazione e l’autorizzazione dei visitatori. Questa libreria nasce dal fatto che nei miei progetti ASP.NET ho sempre utilizzato questo bellissimo forum open source che ha come unico difetto l’essere scritto nel peggior linguaggio che una mente umana abbia potuto concepire, il php.

A dire il vero, mentre non mi sono meravigliato della mail per il primo progetto che sta riscuotendo diversi consensi e vedo che spesso viene linkato in forum e blog di settore, è stato strano vedere qualche altro pazzo lavorare nella stessa direzione che ho intrapreso tempo fa. Forse ha ragione l’amico Dancerjude, è proprio ora di rimettermi al lavoro per qualcosa che non sia il lavoro.

L’unico problema resta il tempo materiale per fare tutte queste cose.

Altro giro, altra corsa

Come qualcuno saprà, in questi ultimi giorni avevo seriamente considerato l’acquisto di un appartamento. Purtroppo per vari motivi, alla fine non ho potuto partecipare all’asta.

Un po’ mi dispiace perché la casa era veramente carina, e quando l’ho visitata mi sono subito calato nei panni del “proprietario” immaginando come arredarla.

In realtà quando ho iniziato a muovere i tasselli sapevo che non si sarebbe riusciti a combinare per qualche motivo. Poco male, una delusione attesa è una mezza delusione.

Sarà per la prossima volta, con un nuovo contratto e con un pizzico di esperienza in più nel pazzo mercato immobiliare svedese.

La seccatura è che mi sono preso 4 ore di permesso per nulla. Ore che ho preferito recuperare in settimana per non sprecare le ore di straordinario. Oddio, proprio per nulla no, perché mi sono fatto una bella dormita nel pomeriggio, cosa che non facevo da tempo.

domenica 1 marzo 2009

La lingua di Dante

L’altra sera, tornando dall’ufficio insieme ad una collega, la discussione è casualmente caduta sulle differenze linguistiche in Svezia ed in Italia.

Per farla breve, la pronuncia dello svedese cambia da regione a regione in maniera anche vistosa, soprattutto se sei madrelingua, aggiungerei. In effetti per notare questa differenza la collega si è dovuta prestare a pronunciare la stessa frase in “stoccolmese” ed in altri dialetti, tra cui quello della regione dello Skåne, la regione più a sud della Svezia. Solo così ho potuto percepire la differenza e questa differenza era tutta nella musicalità della frase e nella pronuncia di alcune vocali.

Naturalmente dopo è arrivata la domanda: “E in Italia?”. Sappiamo tutti che in Italia la differenza tra dialetti non è solo nel modo di pronunciare le parole; anzi, spesso l’uso del dialetto comporta la modifica delle parole se non della grammatica vera e propria.

La domanda successiva è stata: “Quindi a scuola cosa studiate, il dialetto locale?”. No, ovviamente studiamo l’Italiano. “E l’Italiano al dialetto di quale città corrisponde?”. Bella domanda. Sappiamo tutti che Manzoni andò “a sciacquare i panni in Arno”, ma da qui a dire che l’Italiano sia il fiorentino, così come il castigliano sia lo spagnolo o lo stoccolmese lo svedese, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Effettivamente, per le mie povere conoscenze, non sono riuscito a trovare un dialetto che, nella sua forma pura, resti comunque associabile all’Italiano.

Ma questo post non sarebbe nato se non fosse per la discussione di ieri a tavola, nella pizzeria Da Luigi a Mariatorget. La discussione è nata dal fatto che nel gruppo molte persone tengono corsi di Italiano per questa o quella scuola e queste stesse persone riconoscono nei loro studenti i difetti dialettici tipici della propria zona dando così luogo a pensionati svedesi che parlano un italiano un po’ sardo e a ragazzi che parlano un po’ milanese.

Simpatico non trovate?

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