sabato 29 dicembre 2007

Ritorno in Italia

Alle 13.30, dopo quasi 15 ore di viaggio, ho rimesso piede a Napoli. Perchè 15 ore? Perchè ho contato da quando ho chiuso alle mie spalle la porta dell'ostello (circa 18.30) a quando ho aperto quella della mia casa a Napoli (circa 13.45). Certo, di queste 15 ore ne ho passate almeno una decina all'aereoporto Skavsta, però tocca metterle in conto.

Proprio quelle 10 ore all'aereoporto mi hanno particolarmente provato. Impossibilitato a dormire in quella foresta di rumori composta da 5 bambini che hanno avuto la forza di correre ed urlare per tutte e 10 le ore, la televisione che dava a tutto volume un clone svedese di MTV, al "vicino" che ascoltava la musica (metal) a volume talmente alto che credevo stesse usando uno stereo e non delle cuffiette (e leggeva pure! questo a 60 anni è sordo come una campana, se non lo è già). Risultato: dopo aver smanettato un po' col portatile, smadonnato ai danni di TheCloud che non ritiene valida la mia carta di credito (da quando in quà per comprare con CC su internet c'è bisogno dell'indirizzo e menate varie... bah), leggendo uno dei libri che ho comprato (per la precisione "Starcraft: The Queen of Blades"), provato a dormire su quattro sedie allineate (esperimento fallito perchè mi sono svegliato con le ossa rotte e con il mio stesso russare data la posizione atipica, prossima volta sacco a pelo!), l'orologio segnava ancora l'una e non avevo idea di cosa fare.

Finalmente verso le 4.30 aprono il check-in, deposito il mio bagaglio e mi infilo nel security check sperando di poter ammazzare il tempo nei negozietti. Peccato che Skavsta ha si e no un negozietto mal assortito, e l'orologio segnava appena le 5.15... Non c'è altra soluzione che buttarsi sul bar.

Finalmente alle 6.15 aprono la gate e per le 6.30 sono sull'aereo. Da lì il nulla. Non ricordo assolutamente nulla del volo, neanche il decollo. Ho dormito da quando mi sono poggiato sulla poltrona a poco prima dell'atterraggio.

Ritirato il borsone e salito sulla macchina di mia madre che mi era venuta a prendere, ci rimettiamo in viaggio verso Napoli.

Finalmente, dopo due ore di viaggio, rimetto piede a casa, dove i cani mi hanno fatto festa per un po'. Ora sarà difficile non dormire fino a stasera per non alterare il ciclo del sonno... stesso problema del Jet Lag, peccato che Stoccolma sia sullo stesso fuso orario di Roma.

Foto del giorno: l'albero di Natale dell'NK di Stoccolma.

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Recensione: 2Kronor Hostel

E' l'ostello dove ho soggiornato durante questa mini vacanza di Natale.

Posizione: situato sulla costa orientale di Gamla Stan, a pochi passi dal Palazzo Reale, questo ostello fa della posizione uno dei (tanti) punti a suo favore. Infatti si trova a pochi passi dal centro storico e cittadino della città e ad un centinaio di metri dalla fermata della T-bana Gamla Stan per cui passano le tre linee verdi e le due rosse. Inoltre è ad una sola fermata da T-Centralen, vero snodo della metro stoccolmese. OK

Struttura: l'ostello è situato in un palazzo elegante e ben tenuto. In particolare si trova al piano interrato ed al piano terra dove è presente la hall e la direzione. OK

Accoglienza e direzione: la direzione è presente solo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (orario del check-in); per il resto della giornata gli ospiti sono lasciati senza eventuale supporto. In ogni caso, qualora si dovesse arrivare in ritardo per il check-in, previo preavviso, la direzione prepara tutto il necessario e mette l'ospite in grado di "arrangiarsi" per la prima notte. Ovviamente in questo caso il pagamento è posticipato alla mattina immediatamente successiva. Non vi sono limiti di orario di alcuna sorta in quanto l'ingresso dell'ostello è controllato da una porta a codice. OK

Dormitori e letto: il dormitorio dove sono stato io era composto da 7 letti a castello per un totale di 14 posti letto. Inoltre è presente un armadietto che si può utilizzare per mettere al sicuro i propri averi (a tal riguardo è consigliato portarsi un lucchetto per poter chiudere l'anta). Purtroppo i letti sono troppo vicini al pavimento e troppo vicini tra loro rendendo così, di fatto, impossibile tenere in ordine la stanza essendo costretti ad occupare il corridoio centrale con le valigie. Il materasso, sebbene sia sottile, non crea grossi problemi. In compenso il cuscino è solamente un orpello estetico. La stanza è ben riscaldata rendendo qualora inutile l'utilizzo della coperta fornita. Infine, il dormitorio è protetto da un'altra porta a codice che differisce dal codice dell'ingresso principale.

Servizi igienici: Le docce sono al piano interrato e sono ben tenute. Al contrario, è presente solo una tazza per ciascun sesso ed è al piano terra. Gli ospiti dei dormitori 7 e 8, che di fatto sono un'aggiunta esterna al corpo principale, devono attraversare la hall dell'ostello per raggiungere le docce. OK ma cercherei di aggiungere almeno un'altra tazza.

Altri servizi: agli ospiti dell'ostello dotati di portatile è offerto gratuitamente l'accesso ad Internet tramite Wi-Fi. Per tutti gli altri c'è un'opportuna postazione che permette la navigazione al costo di una 1 sek/min, con scatti da 20 minuti. Inoltre è presente una cucina fornita abbastanza bene anche se non sono presenti pentole di dimensioni medie/grandi. Purtroppo ciò che si è cucinato potrà essere consumato solo sui tre miseri tavolini presenti nella hall. Infine, è possibile prenotare tramite Hostels.com ed Hostelworld.com. OK

Altre informazioni: sito web.

Foto: una foto dell'esterno dell'ostello.

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venerdì 28 dicembre 2007

L'ultimo giorno

Arriva infine l'ultimo giorno di questo breve ma stupendo soggiorno a Stoccolma.

Come ogni "ultimo giorno" di un bel periodo, sembrava che il tempo fuggisse via con le lancette d'orologio impegnate ad inseguirsi l'un l'altra in una corsa forsennata.

La mattina è iniziata all'insegna del check-out dall'ostello ma, prima di tuffarmi per l'ennesima volta tra le vie di Stoccolma, ho avuto modo di sdebitarmi con i ragazzi del Trentino che ieri mi avevano offerto la cena portando loro degli ottimi cornetti svedesi.

Finita la colazione e sbrigate le ultime formalità in ostello, mi sono diretto verso lo Stadshuset passando per Riddarholmen. Una volta giunto al municipio, mi sono buttato su Norr Mälarstrand che ho percoro per intero fino al parco Rålambshov. Da lì sono salito sul ponte Västerbron che collega Kungsholmen a Södermalm passando per la piccola Långholmen. Giunto a Södermalm ho preso la metro ad Hornstull per arrivare in pochi minuti a Karlaplan dove ho controllato sul posto la strada per arrivare al palazzo di Studentum.se dove nel pomeriggio avrei avuto il colloquio di cui parlerò dopo. Una volta giunto all'indirizzo datomi, anzicchè tornare alla fermata di Karlaplan ho preferito allungarmi fino ad Östermalmstorg dove ho potuto finalmente visitare il Saluhall che la mia guida descrive come:

[...] il mercato più bello della città, dentro un edificio in mattoncini rossi con un ingresso da aspetto medievale.

A questa impeccabile descrizione aggiungerei che questo mercato rappresenta una gioia per le papille gustative quanto per gli occhi. Infatti all'interno troviamo file e file di elegantissime bancarelle in legno in uno stile che ricorda i primi del Novecento. Ma a stupire è quello che le bancarelle offrono. Ogni primizia del mondo animale e vegetale insieme a tutto ciò che l'ingegno umano può creare in ambito culinario è lì. Filetti di salmoni lunghi quanto il mio braccio, banconi della carne con tagli di ogni animale possibile, esposizioni di verdure degne dei nostri mercatini (a meno del prezzo). Insomma, il Paradiso delle papille gustative. Purtroppo, per non fare la fine dell'asino che nell'eterna indecisione tra due cumuli di invitante fieno muore di fame, ho preferito un classico Kebab med bröd dal "kebabbaro" ambulante subito fuori l'edificio. Messa l'ultima spunta alla lista di "to do" che avevo redatto prima di partire, mi sono diretto all'ostello dove mi sono preparato per il colloquio indossando una camicia ed un maglioncino un po' più a fighetto.

All'ultimo minuto decido di non portare il portatile che, di fatto, è stato degradato al ruolo di "telefono portatile poco portatile" e quindi richiudo lo zaino nell'armadietto. E lì succede il patatrack. Nella confusione smarrisco la chiave del lucchetto e mi ritrovo con il portatile chiuso nell'armadietto il giorno della partenza. Erano le 14.10, quello che era il punto di non-ritorno oltre il quale avrei rischiato di arrivare in ritardo a colloquio, quindi una volta constatata l'impossibilità di recuperare lo zaino senza l'aiuto della direzione dell'ostello (che avrebbe aperto solo alle 15.00) non mi resta che dirigermi alla metro. Fortuna volle che il treno sarebbe passato di lì a poco ed infatti sono giunto a destinazione con quei 5 minuti di anticipo che non fanno mai male.

Finalmente ci siamo! E' da un mese che stavo aspettando quel momento. Entro un po' intimorito nel palazzo, che per la cronaca è il primo edificio non pubblico di Stoccolma in cui entro. Prendo l'ascensore, su cui spenderò qualche parola in seguito perchè merita davvero, ed eccomi lì, davanti alla Porta. Busso una prima volta. Niente. Aspetto un po', busso la seconda e finalmente dei passi si avvicinano e mi viene aperta la porta dal classico svedese, biondo, occhi azzurri, non troppo alto ma dal fisico asciutto. Intuisco che sia lui, Mr. Bostrom, ma per educazione mi presento e chiedo di lui lo stesso. Tempo di togliermi la giacca e mi trascina in un rapido giro per le stanze dell'ufficio dove ho contato almeno una cinquantina di computer divisi tra il reparto vendite, assistenza e sviluppo. Inizia a farmi un discorso introduttivo sul cosa sono e cosa fanno, mi presenta un ragazzo di cui non ricordo perfettamente il nome, forse l'equivalente svedese di Mattia ed infine mi trascina in una saletta con lavagna che sarà il vero e proprio campo di battaglia.

Infatti mi lascia accomodare e si lascia andare in quella che sarebbe stata una perfetta presentazione di Powerpoint se non fosse che lui stesso scriveva alla lavagna passo passo che illustrava l'azienda da vari punti di vista. Finalmente si scende nel campo tecnico, dove anche io gioco in casa. Mi gioco subito le mie carte deboli, Javascript e Flash, ma in mano ho una Napoli a Coppe e non ho paura di usarla!!! Dopo aver discusso della struttura 3-tiers del loro prodotto, si passa a discutere delle mie esperienze in ambito .NET. Niente di professionale, metto le mani avanti, ma ho usato un po' tutte le novità della versione 2.0 e mi sto divertendo con la 3.5. "Divertendo" è la parola esatta. Non potendo vantare alcun lavoro reale, ho preferito spingere il pedale sulla mia passione e qui il verbo "to play" ci stava benissimo. Mi chiede se ho fatto qualcosa di particolare in .NET, e gli parlo del piccolo porting dell'approccio Java al multithreading che ho realizzato prima di partire (mezz'ora di lavoro in tutto) spiegandone i motivi che mi hanno spinto alla sua realizzazione (la risposta "perchè non avevo nulla da fare in quel momento" mi sembrava inopportuna e mi sono dovuto inventare un "non mi piace l'approccio di .NET perchè poco object oriented", cosa vera in realtà).

Dopo questo riscaldamento inizia l'intervista vera e propria che, inizialmente, scorre veloce a botta e risposta. Tra queste domande non posso che citare "Dove ti vedi tra 5 anni?" cui ho risposto con un candido "Chiedendo la cittadinanza svedese" seguito da un "magari non tra 5, ma tra 10 anni vorrei provare a mettere su qualcosa di mio". Dopo qualche altra domanda becca il nervo scoperto. I 3 anni persi all'Università. Come mai? Pizzico sullo stomaco e via: "Ho iniziato a lavorare per raccogliere qualcosina di soldi per i miei interessi per non gravare sui miei genitori". La domanda seguente è "che lavori hai fatto?", e lì è facile. "Aggiustato e venduto computer, realizzato qualche sito web: tutta roba relativa all'informatica". Il ragazzo prende la parola e mi chiede, visto che nel mio CV si parla di giochi per computer, se sono tipo da multiplayer o da singleplayer. Confesso che non me l'ero preparata, ma tanti anni da studente insegnano a girare la domanda inaspettata a proprio favore: "Preferisco il multiplayer e, soprattutto negli ultimi 3 anni, sono stato a guida di comunità anche abbastanza grosse, intorno al centinaio di membri di cui organizzavo le attività settimanali; in ogni caso ho imparato sulla pelle che giochi "time-sink" come gli MMORPG devono essere evitati come la peste anche se è grazie a loro che ho imparato l'inglese visto che in Italia a scuola si fa male". Prima di concludere mi chiede come mai preferisco VB.NET al C# e in quali linguaggi so programmare. Altra risposta preparata: "la prolissità (verbosity) di VB.NET, quando si utilizza un ambiente integrato come VS 2008, non è un peso anzi aiuta nella lettura del codice. Tanto C# e VB.NET generano lo stesso codice IL". Quali linguaggi ho usato all'università? "C++ per le basi della programmazione a oggetti, C per la programmazione delle socket e Java per calcolo distribuito attraverso CORBA."

Finita l'intervista, si torna al lato tecnico, questa volta tuffandoci nel codice del loro lavoro facendomi vedere qualche punto interessante. Cosa interessante è l'uso di una tecnica (gli Attributi) propria di .NET del riuso di codice di cui non mi ero mai interessato. Alla mia osservazione "Purtroppo gli attributi non possono essere mappati in alcun modo nella classica progettazione object oriented" lui risponde dicendo che "fino ad oggi non hanno mai fatto ricorso a progettazione UML anche se è da tempo nella loro TODO List". Cosa ho pensato? Ho pensato prima di tutto alle serate (nottate?) passate mentre, con Claudio e Gianni, preparavamo le tesine al motto "Tasto destro, Nuovo, Database Microsoft Access" seguito subito da "Reverse Engineering con la pala!!". Dopo qualche altra domandina, mi ha congedato dicendomi che non avrebbe avuto modo di farmi sapere qualcosa se non a gennaio inoltrato, intorno al 10, alla fine delle vacanze! In ogni caso ha rinnovato quanto detto via e-mail ovvero che il problema principale è la non conoscenza dello svedese visto che, secondo lui, ho le competenze adatte per quello che cerca.

Quindi, dopo 2 ore abbondanti di colloquio, alle 17.15 ero per strada con un problema da risolvere: il lucchetto maledetto! Dopo una corsa in ostello, frenata solo dai 15 minuti di attesa alla fermata della T-bana, risolvevo il problema in maniera piuttosto definitiva mettendo a frutto le conscenze maturate in 3 anni di scuola militare riguardo la forzatura di lucchetti (tipicamente altrui) di cui non si ha la chiave! Come? Con un'ignorante tronchesi ho definitivamente ridotto il lucchetto in tre pezzi.

Una volta salvato il portatile, giusto il tempo di una sciacquata e mi sono diretto alla stazione dei bus della Flygbussarna. Alle 20.00 sono giunto all'aereoporto. Peccato che il mio aereo è alle 06.45...

Qualcosa mi dice che sarà una notte lunga, per fortuna che ho i 6 libri comprati da SF-Bok e ho trovato una presa elettrica cui collegare il portatile.

Foto del giorno: un'immagine del Saluhall di Östermalmstorg.

Il Saluhall di Östermalmstorg

Recensioni degli ostelli

Attraverso gli strumenti Analytics di Google ho scoperto che questo blog viene spesso contattato per la ricerca di informazioni sugli ostelli di cui ho parlato in questo post.

Visto che non mi considero un esperto del settore, eviterò di dare voti ma esprimerò semplicemente un giudizio su alcune voci completate da un sintetico "ok" o "no". Le voci saranno:

  • Posizione: la posizione dell'ostello nell'ambito della città; la sua raggiungibilità e l'accesso ai mezzi pubblici.
  • Struttura: commento generale sull'edificio, sul suo stato ed eventuali note caratteristiche
  • Accoglienza e direzione: commento sui gestori dell'ostello e sul loro modo di gestirlo.
  • Dormitori e letto: qualità del servizio fondamentale, ovvero il posto branda!
  • Servizi igienici: stato del bagno e delle docce e, perchè no, loro accessibilità.
  • Altri servizi: eventuali altri servizi messi a disposizione dalla direzione.

Per l'occasione ho creato una nuova tag in modo da poter raggruppare velocemente queste recensioni.

Ovviamente se qualcuno, BadGrass in primis, vuole dire la sua, sia sugli ostelli recensiti che non, è incoraggiato a farlo!

giovedì 27 dicembre 2007

Una giornata da turista

Oggi mi sono goduto la giornata stoccolmese da vero turista.

La giornata è iniziata intorno alle otto. Il tempo di prepararmi e mi sono catapultato fuori dall'ostello per godermi l'alba. Essì, avete capito bene! Proprio l'alba. Quì, in questo periodo, infatti, il sole sorge alle 9.20 e tramonta alle 14.30, minuto più minuto meno! Devo confessare che è estremamente comodo poter ammirare l'alba senza dover fare nessuna levataccia!

Subito dopo l'alba mi sono recato al bar Mazzarini, che avevo conosciuto con mia sorella durante il viaggio del 2006. Purtroppo ho scoperto che il simpaticissimo proprietario, Peter, ha venduto in estate. Almeno i nuovi proprietari non hanno cambiato nulla e hanno imparato a fare il caffè bene quanto Peter!

Dopo il caffè ho regolato i conti con la direzione dell'ostello e ho avuto la cattiva notizia: la mia carta di credito è rotta! Il conto è validissimo, però la banda magnetica della carta di credito è rigata e non permette di leggere i dati: sta quindi al negoziante inserire i dati a mano sulla loro macchina e non tutti se la sentono di maneggiare carte di credito non perfettamente funzionante. Non posso dire di non capirli visto che a maneggiare soldi virtuali è sempre un rischio.

In ogni caso, sbrigate queste faccende preliminari, posso finalmente dedicarmi alla amata Stoccolma. Essendo alla terza visita, mi sono risparmiato il solito giretto per ogni vicolo di Gamla Stan da bravo visitatore "verginello". Al contrario, come da programma, mi sono tuffato per Södermalm cercando di ripercorrere i passi suggeriti dalla guida. Purtroppo Södermalm è molto parco di reali attrattive e ben presto mi sono stufato di seguire la guida e ho preferito lasciarmi andare al mio istinto di vagabondo per poi ritrovarmi alle spalle di Medborgarplatsen.

Da lì ho proseguito per Götgatan fino alla fermata di Skanstull dove ho preso la metro per dirigermi verso il Globen Arena. In realtà del Globen Arena ho visto ben poco, più che altro mi sono gustato il centro commerciale anesso e i suoi millemila negozietti e ristorantini che, nonostante l'orario, avevano già i primi clienti!

Contenuti i conati di vomito causati dal vedere un piatto di spaghetti al sugo consumato alle 11.00, sono uscito dal Globen e mi sono diretto verso lo Stadshuset dove mi sono lasciato cullare con lo sguardo dall'armonia delle onde del Malarën per qualche minuto abbondante, incurante del freddo.

Visto che si era fatta l'ora del pranzo (secondo orari cristiani), mi sono avviato verso l'ostello. Lungo la via non ho potuto fare a meno di fermarmi nel tempio della letteratura fantasy e fantascientifica dove, in 10 minuti scarsi, ho comprato sei libri.

Giunto finalmente in ostello, mi sono allegerito e mi sono diretto a Slussen dove ho mangiato un ottimo panino al salmone cucinato in un modo che non ho capito comprato dal paninaro ambulante che, da quello che ho capito, sta lì da anni.

Nel pomeriggio invece mi sono diretto da NK visto che il giorno prima non ero riuscito ad entrarci vista l'ora. Purtroppo non sono riuscito a vincere la mia repulsione per lo shopping e dopo poco sono uscito alla volta di Sergels Torg dove ho potuto finalmente ammirare le bancarelle.

Tornato in ostello, ho avuto piacere di cenare con dei simpatici ragazzi del Trentino con cui divido il dormitorio in ostello. Una pennetta al pesto irrorati da un'anonima birra locale sono stati il pretesto di una bellissima serata passata nella hall dell'ostello e conclusa con un rapido giretto per il centro di Stoccolma.

Programma di domani: per prima cosa domani devo portare delle brioche italiane dal bar Mazzarini ai ragazzi che mi hanno offerto la cena. Poi passerò la mattina ad aggiustare i bagagli e liberare la branda entro le 11.00, orario di check-out dell'ostello. Fatto il check-out, lascerò i bagagli in ostello e finirò l'acquisto di due o tre souvenir per i negozietti di Gamla Stan. Pranzo rigorosamente all'una e per le 14.00 mi dirigerò verso il motivo di questo viaggio: il fatidico colloquio con la Studentum. In ogni caso alle 19.00 prenderò il pullman per Skavsta dove passerò la notte in attesa dell'aereo per Ciampino che parte alle 6.45.

Foto del giorno: la foto di oggi è la foto che meglio rende giustizia all'albero di Natale che si trova sul lungomare di Skeppsbron, a pochi passi dal palazzo reale.

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Sorpresa: ieri avevo detto che avrei fatto una foto di me ripreso dalla web cam di Sergels Torg.... beh, eccola quà. Chi sono io? Sono esattamente l'ultima persona in basso sul prolungamento della linea della colonna illuminata al centro della foto, per la precisione sul vertice comune di tre triangoli scuri. (Foto realizzata con il supporto da casa di mia sorella)

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mercoledì 26 dicembre 2007

Partenza e Arrivo!

Parte I: il volo

Ore 7.05: con lo squillo di mio padre che mi dice che è sotto il palazzo ha ufficialmente inizio questo giretto di fine anno a Stoccolma!

In realtà il volo è alle 12.45, ma se un prof di ingegneria ed un aspirante ingegnere a meno uno dal traguardo iniziano a fare i conti col worst case è già tanto che non stavamo a Ciampino da 3 giorni!!

La tratta Napoli-Roma scorre via veloce al pelo dei 130 Km/h nonostante il tempo non adattissimo ma l'asfalto è sicuro e la strada è libera.... l'acceleratore si preme da solo ed è una fatica trattenerlo dal fine corsa!

Arrivati a Ciampino, alle 9.10 iniziamo ad organizzarci sul da farsi. Prima di tutto risolviamo l'annoso problema dell'alimentatore del portatile. Come? Con un alimentatore multi standard che, tra i tanti pregi, ha quello di fottersene altamente della presa di terra. Due poli e vai con Dio!

Dopo aver fatto il check-in appena questi ha aperto, tra un caffè ed una rivista finalmente si fanno le 11.50 e mi metto in coda per il security check. Ovviamente il dannato metal detector, nonostante mi sia denudato del denudabile, continuava a suonare! Alla fine, ad un'attenta analisi si è scoperto che era la pericolosissima zip della felpa. Chissà quanti attentati sono stati portati a termine grazie a questo temibile oggetto di metallo!

Passata anche questa, arrivo finalmente alla gate. Ma evidentemente a Ciampino si erano scordati del volo per Stoccolma visto che nessuno degli addetti si è presentato al bancone se non mezz'ora dopo l'orario presunto della partenza.

Finalmente si decolla e dopo tre tranquillissime ore di viaggio (gran parte delle quali passate a dormire!) si atterra all'areoporto di Skavsta che viene spacciato come aereoporto di Stoccolma ma in realtà è come dire che Capodichino è l'aereoporto di Salerno, giusto per far capire le distanze :P

Raccolti i bagagli, mi sono diretto alla piattaforma dove partono i pullman della Flygbussarna tra cui quello diretto a Stoccolma! Purtroppo, a quanto pare tutto l'aereo doveva prendere il pullman e mi tocca aspettare il prossimo! Ecco come mai sto scrivendo ora il resoconto di questa prima parte del viaggio. Appena arrivo in ostello proseguo il racconto!

Parte II: il pullman e l'ostello

Sono le ore 23.00 e sto scrivendo dal caldo dell'ostello. Dalle 17.00 ad ora sono successe un paio di cose che meritano di essere ricordate ma non meritano un post tutto loro (essì sono azzeccato lo so!!).

Il viaggio in pullman scorre liscio lungo l'autostrada da Nyköping alla stazione centrale di Stoccolma. Soprattutto gli ultimi 15 minuti sono stati da mozzare il fiato. Infatti l'ultimo tratto è un continuo passare da un'isola all'altra mirando i palazzi che sorgono dalla riva del mare che specchiano le loro luminarie natalizie sulle onde nere rischiarate da una luna quasi piena.

Arrivati a Stoccolma mi tuffo per i meandri della "nuova" T-Centralen, tirata a nuovo rispetto alla "piccola" stazione ai tempi dell'inter-rail del 2003. Il nuovo padiglione è un esempio perfetto di architettura moderna, per quanto ne capisca molto poco. Lì compro un biglietto da tre giorni per la metro e mi tuffo nella T-Bana e in pochi minuti scendo alla fermata Gamla Stan (ok, è quella subito dopo, però faceva figo usare la metro :P).

Pochi passi e sono in ostello. Lì, essendo arrivato ben oltre l'orario di check-in, mi aspettano su una sedia le lenzuola pulite ed una busta da lettera con dentro tutte le informazioni necessarie per raggiungere il dormitorio assegnatomi. Entro nel dormitorio e trovo quasi tutti i letti disponibili e, senza colpo ferire, mi piazzo sul letto da dove sto scrivendo ora che è anche l'unico con la presa della corrente a portata di mano. Controllo che il portatile "veda" la corrente elettrica, senza bruciarsi, faccio il letto e mi tuffo per le vie di Stoccolma

Parte III: la città

Esco dall'ostello con un programma ben preciso: fare un giro per le bancarelle della piazza di Gamla Stan e poi, passando per Drottningatan, andare a vedere di persona le vetrine di NK che BadGrass ha descritto tanto bene nel suo blog.

Prima di tuffarmi per le viuzze della città vecchia dedico qualche minuto a fare qualche foto all'enorme albero di natale allestito nei pressi del Palazzo Reale. Purtroppo le mie arti fotografiche sono pressocchè nulle e gli scatti realizzati non rendono giustizia a questo tripudio di luci.

Arrvato alla "piazzetta" scopro con enorme delusione che la "festa" era finita e le bancarelle erano tutte chiuse. Non mi resta che dirigermi verso NK. Lungo la via noto che, nonostante sia decorata in maniera impeccabile, anche Drottningatan è praticamente deserta: eppure sono neanche le 20.00!!

Arrivato all'incrocio con Sergels Torg, da vero azzeccato, non posso che perdere almeno 5 minuti a cercare la web cam! Toltomi questo sfizio scendo sotto la fontana, passo oltre la piazza e risalgo a livello stradale su Hamngatan. Dopo essere rimasto incantato dalle vetrine di NK, mi faccio un giretto per i giardini là vicino. Purtroppo in questo periodo sono sottoposti a rimordernamento quindi la fontana è prosciugata. In compenso, hanno costruito una pista di pattinaggio sul ghiaccio intorno ad una statua e, nonostante la temperatura. l'ora ed il vuoto delle strade, alcune bambine pattinavano tranquillamente...

Infine la giornata si chiude con un panino dal Burger King di Sergels Torg, una disputa vinta con la cerniera del giaccone ed una piacevole chattata su MSN attraverso la wi-fi dell'ostello.

Programma di domani: penso di dedicare le (poche) ore di sole di domani alla visita di Södermalm e dintorni seguendo passo passo la guida che comprai con mia sorella l'ultimo giorno del soggiorno estivo del 2006. Dopo il tramonto, che vorrei seguire da un posto figo, credo il Katarinahissen, mi dedicherò ad un po' di sano shopping: SF-Bok chiama!!!

Foto del giorno: una delle vetrine di NK.

003 - 26 dic - Vetrina di NK - 1

martedì 25 dicembre 2007

Panico!

E' ufficiale! Sono letteralmente in panico pre-viaggio! Sto preparando il borsone da stamattina e ancora non ho completato. Ad aiutare il tutto è subentrato il problema delle prese elettriche. Essì perchè in Europa, ad eccezione del solito Regno Unito, abbiamo sì uno standard per le prese elettriche, ma solo per i due poli di alimentazione vera e propria. Al contrario, la "terra" è lasciata agli usi nazionali gettando così il povero turista nel più completo caos.

Personalmente ho fatto la caxxata di affidarmi ciecamente al ricordo del nostro "convertitore internazionale" che mai aveva destato problemi. Purtroppo tale convertitore non gestisce in alcun modo la presa di terra visto che manca del famoso terzo buco...

Speriamo che a Ciampino ci sia qualcosa, anche perchè penso di avere un po' di tempo là prima di imbarcarmi!

Foto del giorno: una "graziosa" presa di tipo L anche nota come "Italiana a 3 poli".

God Jul

O, per dirla nel più classico italiano, Buon Natale.

Sono appena tornato dalla prima delle 2 abboffate natalizie (in realtà sarebbero 3, ma a Santo Stefano sarò su un aereo, quindi nisba!) e sto letteralmente scoppiando! Come vuole la tradizione, il menu è stato a base di pesce con frutti di mare e stupendi esemplari di orate e spigole a farla da padroni sulle due tavole. Per finire, dopo l'immancabile insalata di rifonrzo, una fetta di cassata siciliana per suonare il definitivo ko tecnico!

Lato regali, chissà perchè, si sono quasi tutti orientati verso indumenti caldi, oggettistica da viaggio e denaro sonante. Confesso che di solito creo abbastanza problemi ai miei parenti per farmi il pensiero di natale ma questa volta sembra che avessero tutti le idee molto chiare!

Domani il pranzo lo trascorrerò a casa con mia madre e mia nonna, una cosa sicuamente molto più intima rispetto alle tavolate cui mi ha abituato il lato paterno della famiglia, ma dal punto di vista prettamente culinario la battaglia non sarà da meno ed io ne uscirò un'altra volta inesorabilmente sconfitto, e con me il bottone dei pantaloni!

Per non seguire il filone delle solite immagini natalizie, allego questo simpatico filmato preso dal sito BastardiDentro.

mercoledì 19 dicembre 2007

Getaway in Stockholm

Youtubando (si può dire?) ho trovato qualche video di corse clandestine e ho subito modificato la ricerca per visualizzare i video girati a Stoccolma.

Beh, ho trovato una serie di film chiamati, per l'appunto, Getaway in Stockholm. Cercando informazioni su Google, ho scoperto che GiS è un progetto vero e proprio con tanto di sito web e fun club.

Al momento al loro attivo questi ragazzi hanno già 8 film ed una notorietà a livello continentale senza pari, forse anche perchè sono stati i primi ad aver pensato di vendere attraverso la rete film girati (ma non modificati!) ad alta velocità per le vie di una grande città.

Ecco il video, preso da Youtube, del primo film. Per la precisione il filmato inizia nei pressi del Globen Arena e attraversa Sodërmalm e Gamla Stan.

Buona visione! ;)

Cambio di rotta

L'aver cannato l'esame che stavo preparando da un po' mi ha fatto riflettere, ulteriormente, sulle mie priorità. In questo momento mi trovo ad un esame dalla laurea in Ingegneria Informatica e quell'esame è "Elettronica Digitale" che tutto è tranne che un caratterizzante del corso di laurea.

Ora devo controllare bene il calendario, ma, a naso, credo che la seduta di laurea di febbraio è andata letteralmente a quel paese.

Morale della favola? Se il colloquio con Studentum va come spero che vada, non mi farò tanti scrupoli ad anticipare la data della mia disponibilità a prima della laurea. Tanto, alla fine, è sempre un pezzo di carta, inutile aggiungerei.

Einstein diceva: E=MC^2. Niente di più vero! Esame = Memoria * Culo al quadrato!

Perchè? Semplice! Le domande fatte a quelli prima le sapevo. Le mie ni, ma non abbastanza per il prof.

Scusate lo sfogo!

Foto del giorno: un simpatico omaggio ad Albert Einstein.

martedì 18 dicembre 2007

Preghiera dell'Allievo

Tra i tanti "regali" che i precedenti "ordini costituiti" ci hanno lasciato, quello che ricordo con più astio è certamente quel corpus di accordi fatti tra l'allora Regno di Italia e lo Stato Pontificio che vanno sotto il nome di Patti Lateranensi. Tra i tanti articoli di tali trattati figura quello in cui la fede cattolica viene sancita come Religione di Stato. Una delle conseguenze fu la costruzione, laddove non già presente, di una cappella in ogni caserma e la creazione di una preghiera per ogni Corpo delle Forze Armate.

Questa è la Preghiera dell'Allievo ed è la preghiera della Scuola Militare "Nunziatella":

O Dio, Bontà e Sapienza infinita, ascolta la preghiera che eleviamo a Te noi che siamo i più giovani tra i figli in armi della nostra cara Patria.

Ti riconosciamo nostro Creatore e Ti adoriamo con amore di figli; Ti riconosciamo nostro Padre e Ti chiediamo l’ardore di amarci come fratelli; Ti invochiamo Verità e Vita e Ti offriamo il sacrificio della nostra spirituale formazione, le ansie del nostro studio e tutte le aspirazioni della nostra giovinezza.

Benedici noi, che vogliamo lottare tutti i giorni, sorretti da Te, per non cadere in nessuna battaglia della vita; benedici chi ci educa e ci avvia sul sentiero della virtù, del sapere e della gloria; conforta le nostre care famiglia lontane, dona a noi coraggio nel nostro quotidiano cammino e fedeltà costante al Tuo amore e alla Tua legge; santifica la nostra passione per la Tua gloria e la gloria d’Italia.

Così sia!

Non sono mai stato un credente modello. Anzi, sono fiero del mio ateismo che spesso sfocia in uno sfrenato anti-clericalismo. Ma il testo di questa preghiera è l'unico che in una qualche maniera sento veramente dentro di me e che, a differenza delle altre, mi riguardava davvero. Non parla di Paradiso, della Madonna o di chissà quale altro concetto di teologia. Parla di ragazzi quasi alla soglia della maggiore età che si trovano lontani da casa a vivere mille difficoltà e che cercano l'aiuto e l'incoraggiamento di qualcuno.

Foto del giorno: Lo Squillo di Tromba, durante la Messa, indica l'Eucarestia. Tutti i militari si mettono sull'Attenti

 

lunedì 17 dicembre 2007

Perchè andare via?

Avendo iniziato a fare "outing" con i miei amici circa la mia ferma intenzione di andare a vivere all'estero e più precisamente a Stoccolma, la domanda più ricorrente è "Perchè?" subito seguita da "Perchè Stoccolma?".

Inizio da lontano... Ho sempre amato tantissimo la mia città anche perchè, forse, cullato dall'aver sempre abitato in uno dei quartieri "bene" di Napoli, ho sempre vissuto in maniera ovattata i mille problemi di questa città. Certo, a 14 anni ho subito due rapine ed in una di queste sono stato pesantemente pestato da una banda di teppisti, ma ero sempre convinto che erano cose che potevano succedere ovunque. Anche durante i tre anni alla Nunziatella, quando ho avuto modo di vivere a stretto contatto (durante le libere uscite) con la realtà dei famigerati "quartieri spagnoli" e del "pallonetto di Santa Lucia", forse protetto dall'allora intoccabilità della divisa della Scuola Militare, non ho mai notato in cosa ero immerso...

E invece, con l'arrivo della maggiore età, la lettura dei giornali con un occhio critico per qualcosa che non sia la pagina sportiva, l'affermazione di una personalità politica e, soprattutto, con il dialogo di chi lavora veramente sul territorio (non ultima mia madre, insegnante e vicepreside di una scuola di frontiera con sedi sparse a Piscinola e zone limitrofe), ho finalmente scoperto in che città vivo e quali sono i problemi che ne attanagliano le interiora.

Credo voi tutti abbiate letto lo sfacelo campano della raccolta dei rifiuti che devasta la provincia di Napoli e, in minima parte, Napoli stessa. Purtroppo vorrei sperare in una soluzione, ma sono giunto all'idea questa soluzione non esiste perchè non è voluta. Non mi ritengo uno dei soliti "terroni" malato di assistenzialismo dal governo centrale, anzi... Però sono fermamente convinto che la questione rifiuti non si risolverà mai perchè sono i poteri forti locali a non volerne una soluzione. Sia chiaro, per poteri forti locali intendo la Camorra, non certo la Sig.ra Iervolino ed il suo stuolo di lacchè.

Purtroppo a Napoli tutto (e quando dico tutto è veramente tutto) è sotto la sua egida. Un esempio? Siamo sotto Natale e credo che a poche persone non piacciano le strade decorate dalle luminarie... Ebbene, ognuna di quelle luci gioiose non è altro che la firma in calce ad una ricevuta versata dai commercianti locali al boss di zona. Come esprimere tutto ciò in una parola? Semplice! Racket!

Gli esempi sarebbero ancora tanti; talmente tanti che a pensarci non si può che provare sgomento. Ma non è solo la Camorra a rovinare Napoli, oramai sono i napoletani stessi. I cittadini di una città che dovrebbe vivere di turismo non dovrebbero permettersi di picchiare a sangue un turista americano e poi lanciare sassi contro l'ambulanza accorsa per salvarlo (Maggio 2007).
[Sia chiaro, in nessun caso le azioni di prima possono essere accettate!!!!]

Certo non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, però non vedo perchè devo pensare di costruire il mio futuro in questa fogna, perchè oramai di fogna si tratta. Perchè devo aspirare ad aprire un'attività per pagare il pizzo? Perchè devo aspirare a farmi una famiglia in una città che non sa offrire un fazzoletto di verde ai suoi bambini e dove le scuole generalmente sono fatiscenti. Perchè devo aspirare a scendere di casa la mattina e turarmi il naso per non venir sopraffatto dai miasmi emessi da quintali di immondizia non raccolta da giorni. L'unica risposta plausibile sarebbe il voler riscattare la propria città. Ma oramai è una scommessa persa in partenza. E allora non resta che volgere lo sguardo altrove, fuori da Napoli, fuori dall'Italia.

Foto del giorno: cumulo di spazzatura nel bel centro di uno dei quartieri "bene" di Napoli. Notate la macchina semi-sommersa.

Cumuli 1

giovedì 13 dicembre 2007

Corso di lingua su web e non solo...

Insoddisfatto del corso di lingua svedese realizzato dall'argentino di cui avevo parlato in questo post, non ho avuto altra scelta che ributtarmi nel mare tempestoso di Internet con il solo aiuto del fido Google.

Con un po' di fortuna, ho trovato questo "Björn Engdahl's Swedish Course" che, da quel poco che ho visto, sembra decisamente migliore.

In ogni caso non potrò dedicarmici più di tanto fino al 19 Dicembre, giorno dell'esame di Elettronica Digitale. Se tutto va bene, quel giorno segnerà la fine del mio percorso accademico (ok, in realtà ci sarebbe anche la tesi... ma vabbè :P).

Infine, visto che mi trovo a passare da quelle parti, mi sa che dedicherò parte della "vacanza natalizia" a Stoccolma alla ricerca di una grammatica di Svedese in lingua inglese. Naturalmente, girando da una libreria all'altra, mi sacrificherò a passare per quel piccolo tempio della letteratura fantasy e sci-fi che è il Science Fiction Bokhandeln di Västerlånggatan (Gamla Stan)... eh sì, è proprio dura la vita :)

Per concludere, mi permetto di rubare questa bellissima foto di Sergels Torg dal blog di Verdefoglia79

lunedì 10 dicembre 2007

Quarto di secolo!

Eccoci quà! Oggi, 10 dicembre, è il mio compleanno e compio 25 anni. I miei colleghi di università hanno insistito per vederci a tal punto che la mia intrinseca pantafolaggine ( = pigrizia ) è capitolata e ci siamo ritrovati alla Bavarese dove lavorava uno di loro.

Morale della favola: ho passato una splendida serata con Claudio, Pina la Rossa con il boy Enzo e Mirta, oltre ovviamente al mitico Peppe lo Suisso nelle vesti di cameriere.

A chiusura di locale, appena Peppe si è liberato siamo andati al bar Tico di Fuorigrotta dove un enorme cornetto al cioccolato mi ha assalito sporcandomi in posti che voi umani non potete immaginare!

Per concludere, abbiamo stappato la seconda bottiglia di spumante nel giardinetto antistante la sede di Agnano della Facoltà di Ingegneria. La prima bottiglia era stata aperta alla Bavarese grazie ad un gioco di prestigio del sempre-mai-abbastanza-elogiato Peppe.

Commento della serata: se, come spero, questo è l'ultimo compleanno partenopeo, è sicuramente un gran bel compleanno.

PS: sono le 3.36 e tra quattro ore e mezza devo stare sotto casa di mio padre.

martedì 4 dicembre 2007

Trasporto pubblico

Giocherellando con Google Maps per rendermi conto del percorso migliore per lo spostamento dall'ostello al luogo del colloquio, ho trovato questo simpatico sito. Cos'è? Semplice! Un pathfinder per muoversi all'interno di Stoccolma utilizzando i mezzi di trasporto pubblici. Diciamo che è una specie di Tranitalia limitato (credo, non ho visto bene) alla sola Stoccolma e che tiene conto delle coincidenze, dei tempi di percorrenza (in auto, bus e pedicolare) e così via. Ah, dimenticavo, ovviamente il sito permette anche di mandare via sms (oltre a stampare e mandare via e-mail) il particolare itinerario scelto.

Per provare ho generato i percorsi consigliati dal numero 40 di Skeppsbron (l'ostello) al numero 4 di Torstenssonsgatan (la sede di Studentum) in modo da arrivare entro le 14.50 ed ho ottenuto questi risultati.

Pochi commenti da fare se non che sono rimasto veramente impressionato dal servizio in sè (non mi sembra che la Tube di Londra offra un servizio del genere mentre quella di Parigi, quando la utilizzai, era limitato al percorso ottimale tra le fermate della metro non permettendo, quindi, la ricerca della generica viuzza sperduta) e che è finito immediatamente tra i link della barra a destra ;)

Immagine: Uno schema della metro (T-Bana) di Stoccolma

Colloquio! 2

Oggi ho ricevuto la risposta di Marcus ed abbiamo definitivamente fissato l'appuntamento alle 15:00 del 28 dicembre presso la loro sede.

Cosa più importante, ha risposto ad un mio timido tentativo di raccogliere informazioni sulla sua azienda; cosa che mi era stata impossibile dal loro sito.

Ecco la parte della mail:

Out tech-group works with developing our public websites (Studentum.se, Studentum.com, utbildning.se etc.) and our internal systems like our invoice-system, a CRM application we built and a quite extensive admin-interface for managing all information on out sites. The whole system is developed in-house and builds on a common technical platform made up of a class-library written in C#, a SQL 2005 database and a web interface built with ASP.Net 2.0 and Ajax. Day-to-day activities includes system architecture, programming classes and web-controls, building web-interfaces and modeling the database using Visual Studio 2005 (soon 2008) and SQL Management Studio together with SQL Profiler (for measuring performance of queries). Since we are MSDN members we have access to all Microsoft software (including Betas) and always tries to incorporate new technology quickly into our system. I can tell you more when we meet but this gives you a hint of what we are doing. 

Da sviluppatore .NET (principalmente ASP.NET), come amo definirmi, il quadro presentato è molto interessante. Dopotutto realizzare portali cercando di applicare sempre le ultime tecnologie .NET non si discosta molto da quello che faccio abitualmente, escludendo i limiti impostimi dal servizio di hosting.

Altro punto a favore di Studentum è l'esser membro di MSDN visto che Microsoft non lo rilascia facilmente. E poi, vogliamo mettere la possibilità di fare man bassa dei programmi MS??

Foto del giorno: Veduta di Drottningatan sotto la pioggia dal Riksdagshuset.

Drottningatan - Veduta sotto la pioggia

domenica 2 dicembre 2007

Alla scoperta degli svedesi!

Prendo spunto da questo post del blog di Verdefoglia e linko questi 3 video veramente interessanti che descrivono il popolo svedese sotto vari punti di vista.

Parte 1: Meeting the Swedes

Ecco un errore che avrei fatto subito: andarmi a sedere vicino a qualcun altro in metro. E poi... sono azzeccati con il vestiario, per me è un problema che vesto abbastanza proletario. :(

Parte 2: Flirting in Sweden

Un solo commento: gli svedesi (maschi) non sono proprio buoni... non che io sprizzi latininità da tutti i pori, ma insomma... a tutto c'è un limite!

Parte 3: Driving in Sweden

E qui vengon le dolenti note... ma come si fa? Con quelle belle strade larghe andare a 50 all'ora. Sarà che ho una guida abbastanza "sportiva" (i miei genitori la definiscono "nervosa"), ma sono abituato a tenere almeno i 50 tra i vicarielli di Napoli. Lì è uno proprio uno spreco.

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