mercoledì 21 ottobre 2009

Auguri sorellona

Anche se “leggermente” in ritardo (anche se il post è datato con la data dell’evento), non potevo esimermi dal fare gli auguri alla mia sorellona per l’ottimo risultato raggiunto a termine di un triennio accademico quasi perfetto.

Se me lo chiedete ancora non so rispondervi con certezza in cosa mia sorella si sia laureata: so solo che sono cose strane che per 5 anni di liceo ho schifato profondamente.

Iniziamo la carrellata di foto con qualche foto “umiliante”: per la serie dalle stalle alle stelle.

Il salone riadattato a campo di battaglia, ehm, magazzino La zuppona con il capello fatto non ha prezzo

Continuiamo la carrellata con qualche foto scattata all’Università durante e dopo la discussione della tesi.

Durante la proclamazione e dopo

Ed infine, ecco un paio di scatti fatti durante i festeggiamenti. Notare l’alto tasso alcolico che trasuda dalle guance della festeggiata.

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Ed infine una foto mia con la festeggiata.

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PS: ero convinto di avere la cravatta in questa foto –.-

domenica 18 ottobre 2009

Mangiare e nutrirsi

Ci sono due categorie di persone, quelle che si nutrono e quelle che mangiano.

Le prime sono quelle che si siedono a tavola, quando si siedono a tavola, giusto per spilluzzicare qualcosa al volo con il solo scopo di assumere energie da spendere nella giornata. Spesso non considerano la qualità del cibo; potessero mangiare il cibo altamente nutriente di Matrix, lo farebbero.

E poi ci sono le persone che mangiano. Per loro sedersi a tavola è un momento sacro ed il cibo, soprattutto se di buona fattura, è una cosa sacra. Per loro il pasto perfetto è un pasto preparato con cura, una preparazione che parte dalla scelta delle portate, portate che devono dare l’una man forte alle altre; tutte con lo scopo ultimo dell’orgasmo sensoriale che parte dalla bocca ed arriva nelle terminazioni nervose più remote del nostro corpo.

Questo lungo cappello è un ringraziamento, nel mio piccolo, alla fantastica cena fatta ieri a casa di alcuni amici di mia sorella preparata da mia sorella ed un loro amico che fa il cuoco di professione oltre che per piacere.

Il menu? Lascio l’onore all’artista di enunciarlo perché sicuramente non gli renderei giustizia. Ecco qualche foto!

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venerdì 16 ottobre 2009

Casa?

Eccomi nel calduccio del mio letto partenopeo. Certo abituato al matrimoniale che mi aspetta a Stoccolma, questo mi sta un po’ stretto. Ma l’avvolgermi in questa trapunta risveglia ricordi e sensazioni antiche e solo temporaneamente sopite.

Eppure ogni volta che torno a Napoli mi sento sempre un po’ più ospite ed un po’ meno a casa. Sarà per gli amici disseminati in Europa, sarà che sono sempre meno avvezzo al caos partenopeo che per tanti anni mi ha cullato.

Sta di fatto che la sensazione di estraneità è sempre più acuta. Non a caso stasera sono uscito con mia cugina ed alcuni suoi amici. Niente di contro verso di loro che sono simpaticissimi ma, per dirla alla napoletana, “non li so”. Che poi ad uscire con quelle pazze di mia cugina e la sua amica, promossa al grado di cugina acquisita, ci si diverta un mondo è un altro paio di maniche, sia chiaro ;)

martedì 13 ottobre 2009

Due sotto un tetto

Anche se mi sono trasferito da poco, proprio come un gas mi sono adattato subito al nuovo “contenitore”.

Il problema è quando nel contenitore viene messo un altro gas, altamente espansivo come solo una mamma può essere.

Devo ammetterlo, da un lato era bello tornare a casa e trovare qualcuno che ti coccolasse e ti facesse trovare la cena pronta; dall’altro, ho passato interi minuti a resistere alla tentazione di usare quel bellissimo coltello per il pane preso da Ikea “alla Novi Ligure”.

A proposito di Ikea, siamo tornati lì, per la 5 volta in 4 week-end, ed ho visto mia madre comprare cose di cui non sapevo neanche l’esistenza o l’importanza. Ed anche il doppio delle tende, a dire il vero. ;)

PS: oggi si è finalmente saputo la data di laurea di mia sorella. E approfittando del fatto che il capo era a Londra, con un colpo di mano mi sono preso 3 giorni di ferie e 3 ore di permesso. Si parte venerdì 16!

lunedì 5 ottobre 2009

Sfiga?

Ogni volta giuro che è l’ultima, e puntualmente mi smentisco. Un po’ come lo Zeno di Italo Svevo e la sua ultima sigaretta, non riesco a trattenermi da mollare un post che esprime il mio malessere nel leggere di certi avvenimenti italiani.

Purtroppo i tragici fatti di Messina mi hanno portato a fare una banale e scontata considerazione: a voler un almanacco del 2009, si può avere l’idea che questo sia stato un anno particolarmente sfigato per il Belpaese. Prima il terremoto in Abruzzo e poi l’alluvione a Messina. Ma siamo sicuri che sia veramente sfiga?

Oramai è accertato che il terremoto abruzzese non era così forte da causare gli sfaceli che ha causato. Spesso è stato detto che “dopotutto in Giappone con un terremoto con un terremoto del genere ci bevono il tè ed al più si rompe qualche bicchiere” e pur volendo concedere l’attenuante dovuta all’eccezionalità dell’evento, non riesco a credere che non ci sia una via di mezzo tra qualche bicchiere rotto ed interi paesi distrutti, soprattutto quando gli edifici storici hanno retto bene o male all’onda sismica.

Ed ora scopriamo che per 13 anni il Comando dei Vigili Urbani di Messina ha tenuto nel cassetto una relazione alquanto inquietante sullo stato idrogeologico della provincia. Stato che è andato peggiorando continuamente a causa dell’abusivismo edilizio combattuto ostinatamente a botte di condoni.

Oggi un mio collega mi ha detto proprio che l’Italia è una terra sfigata. Non ho potuto far altro che domandarmi se, in altre occasioni, oggi non si starebbe semplicemente parlando di una settimana particolarmente piovosa nel messinese, qualche bicchiere rotto in Abruzzo e, perché no, dell’apertura di un nuovo impianto di compostaggio in Campania.

Se non è così è, principalmente colpa di chi è chiamato a governare. E forse anche nostra che gli affidiamo tali incarichi.

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