lunedì 5 ottobre 2009

Sfiga?

Ogni volta giuro che è l’ultima, e puntualmente mi smentisco. Un po’ come lo Zeno di Italo Svevo e la sua ultima sigaretta, non riesco a trattenermi da mollare un post che esprime il mio malessere nel leggere di certi avvenimenti italiani.

Purtroppo i tragici fatti di Messina mi hanno portato a fare una banale e scontata considerazione: a voler un almanacco del 2009, si può avere l’idea che questo sia stato un anno particolarmente sfigato per il Belpaese. Prima il terremoto in Abruzzo e poi l’alluvione a Messina. Ma siamo sicuri che sia veramente sfiga?

Oramai è accertato che il terremoto abruzzese non era così forte da causare gli sfaceli che ha causato. Spesso è stato detto che “dopotutto in Giappone con un terremoto con un terremoto del genere ci bevono il tè ed al più si rompe qualche bicchiere” e pur volendo concedere l’attenuante dovuta all’eccezionalità dell’evento, non riesco a credere che non ci sia una via di mezzo tra qualche bicchiere rotto ed interi paesi distrutti, soprattutto quando gli edifici storici hanno retto bene o male all’onda sismica.

Ed ora scopriamo che per 13 anni il Comando dei Vigili Urbani di Messina ha tenuto nel cassetto una relazione alquanto inquietante sullo stato idrogeologico della provincia. Stato che è andato peggiorando continuamente a causa dell’abusivismo edilizio combattuto ostinatamente a botte di condoni.

Oggi un mio collega mi ha detto proprio che l’Italia è una terra sfigata. Non ho potuto far altro che domandarmi se, in altre occasioni, oggi non si starebbe semplicemente parlando di una settimana particolarmente piovosa nel messinese, qualche bicchiere rotto in Abruzzo e, perché no, dell’apertura di un nuovo impianto di compostaggio in Campania.

Se non è così è, principalmente colpa di chi è chiamato a governare. E forse anche nostra che gli affidiamo tali incarichi.

4 commenti:

Dreamer ha detto...

mi permetto di aggiungere noi cittadini che viviamo nel silenzio anche quelle volte che veniamo a sapere che... :) mi han raccontato amici svedesi he li usa denunciare il lavoro nero perchè è vissuto come un furto ai cittadini!

TopGun ha detto...

Guarda oggi al telegiornale ho sentito due cose che mi hanno fatto rizzare i capelli.

la prima più grave, di una signora che ha perso tutto e che nonostante le vittime, diceva che lì non era niente abusivo, che era tutto in regola, e che il territorio non era a rischio....

questa cosa già si commenta da sola.

poi ho sentito le dichiarazioni del presidente della regione, Lombardo (un personaggio molto poco chiaro che è salito alla presidenza grazie ad un chiaro scambio di voto tra clientele) ha detto che questa tragedia è dovuta "a clientele che hanno lucrato sull'edilizia"....
anche questa si commenta da se.

se aggiungiamo che a Sarno, non so quante domande di condono sono state fatte.

il quadro è completto.

non è sfiga. è che siamo dei minchioni.

Lucia ha detto...

Purtroppo in Italia si fa qualcosa solo quando succedono queste immani tragedie.
La colpa però è tutta nostra.
Come nota giustamente TopGun costruiamo dove non è possibile, con materiali scadenti, senza fare ristrutturazioni e via discorrendo. Ci riteniamo un popolo di furbi quando invece siamo una massa di imbecilli. Come dimenticare anche il crollo della scuola a San Giuliano di Puglia? L'unico edificio crollato durante il terremoto avvenuto nel 2002. Vittime innocenti di gente senza scrupoli. La colpa è sicuramente di chi ci governa, ma anche noi nel nostro piccolo di errori madornali ne facciamo.

Federico ha detto...

Non posso non darti ragione.
E non è per essere pessimisti o maleauguranti, ma pensiamo al macello che succederà a Messina e dintorni in occasione del prossimo terremoto...

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