lunedì 14 dicembre 2009

Bloggo ergo vivo 2/2

Il giorno dopo, un po’ sfatto dalla serata prima, mi dedico alla pulizia della casa con straordinaria lentezza: praticamente faccio solo i piatti e riassetto il soggiorno.

Finalmente, nonostante un tentato sabotaggio da parte della pizzeria che avevo scelto, ho occasione di festeggiare il compleanno con i miei amici italiani. Alla fine la scelta cade sull’ottimo “La Ciociara”, dove c’è la migliore pizza con mozzarella di bufala: ottimo posto per cercare di stemperare la nostalgia delle papille gustative.

Tavolata al "La Ciociara" di Stoccolma

Dopo cena, quasi fossi un bambino capriccioso, ho trascinato alcuni di loro a ballare al Patricia’s dove, nonostante una reputazione non ottima, ho trovato il miglior dj di tutta Stoccolma: roba da non riuscire a staccarsi dalla pista da ballo neanche per il tempo di un drink. Al Patricia si sono unite anche Anne ed Annika, le due ragazze con cui avevo fatto quel bel barbecue ad agosto. Nonostante le due ragazze fossero alquanto alticce, la serata è passata abbastanza tranquilla e verso le 4.30 ero già a letto a dormire.

Peccato che la sveglia avrebbe suonato da lì a poco, alle 9.00 per la precisione. Infatti l’ultima tappa di questo week-end senza fine era il tanto temuto julbord (una specie di cenone della Vigilia, ma composto da un numero infinito di minuscole portate). Il pranzo è stato veramente ottimo e non finirò mai di fare i complimenti a Mauro, Davide e Giusi per l’organizzazione.

Ovviamente, nonostante sia tornato a casa alle 17.00, anche se con 4 ore di sonno alle spalle, un’abbuffata epica nello stomaco ed una bevuta altrettanto epica nel fegato, mi sono buttato nel letto ed ho chiuso il capitolo “week-end” con qualche ora di anticipo.

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domenica 13 dicembre 2009

Bloggo ergo vivo 1/2

Non me ne voglia il buon René Descartes, al secolo Cartesio, ma la storpiatura è d’obbligo visto il week-end lungo appena passato.

Essì, perché, anche causa compleanno che cadeva di giovedì, è da giovedì che dormo poco e bevo molto.

Infatti giovedì, dopo il lavoro, sono andato a prendere un paio di birre con una collega/amica. Il problema è, che essendo lei svedese, paio vuol dire un numero che ricade in un intorno di 5 pinte. Il tutto è stato coadiuvato dalla banda che si esibiva live al Dubliner's di Hötorget. Anche se non erano bravi quanto quelli del mercoledì precedente, sono stati capaci di portare un po' di gente in pista. Fatto sta che alla fine sono tornato a casa alle 2 passate, e la sveglia il giorno dopo suonava alle 6.30.

Dopo le classiche 8 ore di lavoro, siamo andati al vicino Tudor Arms, dove abbiamo bevuto un paio di birre offerte dall’azienda. La tappa successiva è stato il Va Piano di Stureplan dove, finalmente, abbiamo avuto il premio per gli obiettivi raggiunti durante il mese di novembre. In effetti tutta la serata era stata organizzata come premio ed infatti tutte le spese sono state a carico dell’azienda. Dopo la cena in ristorante, dove un collega mi ha offerto un birthday-cocktail, siamo andati in giro per vari baretti e non è potuto mancare l’ovvio giretto in taxi, nonostante la T-Bana funzionasse tranquillamente.

Tra una cosa e l’altra alla fine ci siamo trovati a casa mia dove abbiamo ucciso qualche bottiglia di Aglianico. E tra vino e sfide a Street Fighter IV sulla XBox, la serata è finita verso le 3.40, per la gioia dei vicini.

Ecco una foto del giorno dopo!

I resti della sera prima

sabato 5 dicembre 2009

No B-Day a Stoccolma

Il 5 dicembre è stata una data importante in Italia, almeno per una parte dell’elettorato. E’ inutile che io vi dica cos’è il No Berlusconi Day quindi dirò solo una cosa: è bellissimo vedere le foto da tutto il mondo di persone che si sono riunite per dimostrare il loro dissenso nei confronti di un politico italiano e di ciò che egli rappresenta.

Non voglio scendere nei dettagli politici della questione, e spero che anche i commentatori riescano a tenere questa linea di condotta; se faccio questo post è proprio per puntare il dito sul carattere internazionale di questa manifestazione, cosa che mi ha davvero colpito.

Qui potete trovare gli album delle foto raccolte dal quotidiano La Repubblica.

Anche qui a Stoccolma, grazie all’interesse di alcuni Italiani, siamo riusciti ad organizzare, nel nostro piccolo, una dimostrazione affiliata alla sfilata romana. Certo nulla di paragonabile ai numeri di Sidney o Londra, ma anche se eravamo solo 30, è stato stupendo intonare in una Nybroplan immersa nel buio della notte stoccolmese l’Inno Nazionale e canti come Bella Ciao. Oltre alla lettura dei tanti processi a carico e delle tante leggi ad-personam fatte nel corso di questi 15 anni di berlusconesimo.

Ecco il video postato su Youtube.

lunedì 30 novembre 2009

Dodici ore irlandesi

Oddio, a farsi i conti sarebbero leggermente di più ma l’importante è che sono partito il sabato mattina, e domenica ad ora di pranzo ero di nuovo a casa. Una vera toccata e fuga.

La scappata non era cominciata nel migliore dei modi. Infatti, reduce dall’afterwork del giorno prima, sabato mattina ho avuto qualche problema ad alzarmi e, per evitare di perdere l’aereo, ho dovuto ricorrere ad un taxi per coprire velocemente la distanza Casa –> Skavsta. Tralasciando il bagno di sangue che mi è venuto a costare (praticamente ho pagato più Casa => Skavsta che non Stoccolma/Dublino A/R), il tragitto mi ha permesso di recuperare un po’ di sonno.

Il percorso effettuato in taxi Una volta salito sull’aereo, ho conosciuto un’australiana pazza che, forse per paura dell’aereo, ha passato tutto il volo a bere alcolici. E nonostante cercassi di oppormi, alla fine mi sono trovato a bere del pessimo vino rosé anche io.

Una volta arrivati nella capitale irlandese, il caro vecchio Giannino mi ha portato in giro per la città a vederne le bellezze. O meglio, ad intravederne, visto che la città era ricoperta da un fitto strato di nebbia come mai a memoria d’uomo, a quanto mi è stato detto da persone “del luogo”.

Foto al Temple Bar di Temple Bar, quello originale! La serata, dopo una piccante cena in un ristorante indiano, dove abbiamo assistito all’intervento dell’ambulanza perché una signora si era sentita male causa troppo piccante, è proseguita nel Café en Seine.

Café en Seine - Dublin - 1

Café en Seine - Dublin - 2Questo non è altro che un bel palazzo decorato in stile inizio Novecento dove sia l’ingresso che il guardaroba sono gratuiti. Lì, accompagnato da due fide spalle quale Gianni ed il suo amico Marco, felice scoperta del viaggio insieme ai coinquilini di Gianni, ho letteralmente ricevuto la Pentecoste. O forse, come dimostrano le foto su Facebook, era l’alcol nel sangue (e non solo quello)?

Ecco una mia foto con il fratellone e con una ragazza “conosciuta” lì.

Io ed il fratellone al Café en Seine di DublinoMeeting local fauna Astenersi da commenti sulla faccia da tonno che ho nella seconda foto, grazie!

mercoledì 25 novembre 2009

Novembre stoccolmese

Credo che Novembre sia il mese più brutto dell'anno stoccolmese. Gli alberi alla fine si sono arresi e le strade non sono più quell'esplosione di colori cime era in ottobre. Si è entrati nel winter time (no way che io possa ricordarmi quale sia l'ora legale e quale sia l'ora solare) e quindi le giornate sono davvero buie perché il sole tramonta presto.

Ma soprattutto è lungo.

Dicembre scorre veloce, vuoi perché è avvento, e Stoccolma è incantevole a natale, vuoi che si contano i giorni che ci separano da questo o quello julbord, e perché no, dall'aereo che ci riporterà per qualche giorno dai nostri cari... Fatto sta che dicembre passa: novembre no.

E non è un caso che a novembre mio padre sia venuto per qualche giorno e che, sempre a novembre, me ne fuggirò per qualche ora in quel di Dublino.

Si definitivamente odio novembre.

Aggiungo qualche scatto preso per testimoniare l’esplosione di colori dell’autunno Stoccolmese.

Esplosione di colori ad Abrahamsbergs - 1 Esplosione di colori ad Abrahamsbergs - 2
Colori autunnali dalla stazione della metro - 2 Colori autunnali dalla stazione della metro - 1

Foglie lungo la strada per andare a lavoro

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