Venerdì sera sono andato a vedere al cinema "Into the wild" diretto da Sean Penn. Sebbene non sia un film leggero da digerire, a me è piaciuto molto. A dire il vero era bastato il trailer per stuzzicarmi e, alla prima occasione, eccomi lì, a gustarmi questo bel film.
Non voglio tormentare lo sfortunato lettore con una mia recensione del film. Non ho i mezzi per farlo e, soprattutto, per quello basta e avanza IMDB.
Perchè mi è piaciuto? Perchè, tra le tante chiavi di lettura possibili, ho fatto mia quella che vede un ragazzo abbandonare la realtà che lo circonda e che non gli piace per cercare la propria dimensione nel mondo.
Vista in quest'ottica, riesco a vedere un po' di me stesso nel protagonista. Anche io non digerisco più gran parte della realtà che mi circonda e, proprio come lui, sogno di riuscire a staccarmene, di andare lontano, a Nord, per trovare un modo di vivere degno di tale nome.
Proprio come Chris che viaggia verso l'Alaska, io voglio andare a Stoccolma per poter contare sulle mie forze. Voglio dovermi preoccupare di me stesso e della mia vita a 360 gradi. Dal lavoro alla casa passando per cose che "a casa" sono insignificanti come un laccio di scarpa rotto ma che in un altro Paese con un'altra lingua assumono i toni di una sfida interessante e stimolante.
Solo così potrò definitivamente scrollarmi di dosso il marchio di "bamboccio" e sentirmi pronto per le sfide che in futuro la vita mi presenterà come, ad esempio, una famiglia da portare avanti.
Visto che mi trovo, riporto qui una frase del film che mi è piaciuta molto:
When you want something in life, you just gotta reach out and grab it.
Foto del giorno: una scena del film
Importante: approfitto di questo post per augurare un grandissimo in bocca al lupo a Verdefoglia che da domani inizia la sua nuova avventura!