Non è propriamente svedese, anzi credo che sia la versione stoccolmese di “bakfull”, ovvero “hung over”.
Per quanto mi piacciano gli acolici, non ho quasi mai superato la misura. Certo le mie belle sbornie me le sono fatte pure io, ma tipicamente erano accompagnate anche da altro.
Ad ogni modo venerdì abbiamo fatto il solito dopolavoro mensile con la particolarità che la serata era a tema anni ‘80 con tanto di premio finale alla persona che aveva interpretato meglio lo spirito di quegli anni. Ovviamente, mentre negli altri reparti quasi tutti erano vestiti in modo particolare, il nostro reparto, a meno della praticante, ha completamente ignorato il tema della serata. A far calare meglio nell’atmosfera di quegli anni c’era il Karaoke a tema.
Al termine della festa anni ‘80, e delle 8 lattine di birra e 2 di sidro, abbiamo cambiato location. Infatti siamo andati ad un pub da quelle parti dove mi è stato praticamente messo in mano dal capo un calice enorme di birra che ovviamente non ho potuto rifiutare. Ed altrettanto ovviamente ho dovuto ricambiare con un giro offerto da me. E sono altre 2.
Dopo un’altra oretta abbiamo preso due taxi e siamo andati a Stureplan, centro vita fighetta stoccolmese, dove siamo entrati in un bar chiccoserrimo. Come al solito mi sono state offerte altri due giri di birra che ho dovuto ricambiare anche perché un ragazzo aveva pagato il taxi per tutti.
Alla fine del quarto giro decidiamo di cambiare ulteriormente location: destinazione Sturecompagniet, forse la discoteca più esclusiva della Venezia del Nord.
Il fatto che il capo ci abbia fatto entrare facendoci saltare la fila credo sia un indice abbastanza affidabile di quanto sia abituato a frequentare il posto. E devo dire che la discoteca, seppur in serata minore, vale la sua reputazione. Almeno perché il deejay è riuscito a cambiare pezzo senza stacchi “silenziosi” o, peggio, con un cambio drastico di intensità: sicuramente il miglior deejay che ho visto da quando sto qui a Stoccolma. E nelle due ore spese sulla pista, ho bevuto un altro paio (abbondante) di birre.
Insomma, non mi meraviglio se ieri avevo lo stomaco in subbuglio dopo una maratona alcolica iniziata alle 17.00 e finita alle 2.30.
La ciliegina sulla torta è stato il fatto che mi sono addormentato in metro e mi sono svegliato qualche fermata dopo. Se c’era bisogno, ecco un ulteriore motivo per non lasciarmi andare così pesantemente con gli alcolici.