E' l'una di notte di sabato mattina e tra un'oretta inizia l'odissea che mi riporterà a casa. Nonostante il sonno non ho voglia di dormire perchè voglio assaporare gli ultimi attimi di questa prima parte della mia avventura svedese. A dire il vero neanche posso perchè non ne ho modo. La tabella di marcia è stretta e definita!
- 02:30: uscita di casa
- 02:50: arrivo metropolitana direzione T-Centralen
- 03:08: previsto arrivo a T-Centralen
- 03:15: appuntamento con Gatto Solitario e partenza in auto verso Skavsta
- 04:30: arrivo previsto a Skavsta
- 06:45: partenza da Skavsta
- 09:30: arrivo a Roma Ciampino
Arrivato a Ciampino dovrei trovare mio padre e mia sorella e da lì muoverci alla volta di Napoli. Ma tralasciamo il ruolino di marcia, questo post nasce più dalla voglia di esprimere sentimenti e sensazioni che provo al ritorno nella mia Napoli dopo tanto tempo.
Da un lato c'è sicuramente la nostalgia, per quanta merda si possa tirare, per quanto la politica locale riesca a toccare il fondo e scavare ancora più giù e per quanto mi possa piacere da morire Stoccolma, Napoli è pur sempre la mia città. Lì ho vissuto per tanto tempo, forse troppo, e lì ho avuto una buona parte dei miei "primi ...". E poi, vogliamo mettere una buona pizza ed un grande caffè?
Poi c'è curiosità. Tutti conosciamo il famoso detto
Chi lascia la via vecchia per la nuova
sa quel che lascia,
ma non sa quel che trova
Ecco, io ho lasciato la via vecchia e la nuova mi piace molto. Ma ora sono curioso di rivedere la "vecchia" strada con gli occhi di chi ha visto e sta vedendo ancora la "nuova".
Ma, volendo continuare l'analogia calcistica, più mi avvicino all'intervallo e più penso al tempo che si avvia a scadere. Ecco, questo primo tempo è andato alla grande.
Ho una casa in un'ottima posizione e con un padrone di casa tutto sommato tranquillo e simpatico oltre che disponibile. Certo, la casa è sguarnita e per mio carattere tendo a chiudermi nei miei 12 metri quadrati, ma non voglio sputare sul letto dove dormo (parafrasi da: "sputare nel piatto dove mangio") e per quanto agogni una nuova sistemazione, tutta mia, per ora non mi trovo malaccio, anzi!
Ho un lavoro che mi piace e mi sta dando tantissime soddisfazioni dal punto di vista tecnico e da quello umano (sentire il capo che dice ad un praticante di rivolgersi a me per la parte di progettazione di gerarchie complesse non ha prezzo!). Inoltre, il fatto che la società si sia permessa di offrire a tutti i dipendenti 300 € di buono palestra e di offrirmi un contratto a tempo indeterminato vuol dire che per ora la situazione è abbastanza tranquilla e, soprattutto, i capi credono di poterne uscire in maniera solida. Sembra una cazzata ma di questi tempi...
Dal punto di vista umano, ho conosciuto delle splendide persone con cui uscire e con cui vivere quest'avventura svedese. Tutte queste persone, chi da una vita intera, chi solo da qualche mese o anno, hanno un'esperienza svedese più lunga della mia. Ed è anche grazie a tutte queste persone se posso tornare in Italia a godermi le vacanze di Natale soddisfatto e felice. Non c'è bisogno di fare i nomi perchè credo che chi di loro si troverà a leggere queste pagine capirà che mi sto riferendo anche a lui/lei senza aver bisogno di leggere il suo nome.
Infine, così come nelle vere partite di calcio, uno dei fattori più importanti è quello che viene chiamato "il dodicesimo uomo". Ecco, questo dodicesimo uomo siete voi che leggete queste noiosissime pagine e le commentate con entusiasmo.
Ma l'arbitro ha fischiato ed è ora di andare negli spogliatoi a ricaricare le pile!