Sappiamo tutti cosa è successo meno di una settimana fa nella provincia de L’Aquila quindi non starò qui a parlare delle scosse che ancora scuotono la terra e delle tante vittime.
Parlerò invece delle storie belle e brutte che ruotano intorno a questa immane tragedia.
Innanzi tutto voglio parlare dei volontari della Protezione Civile. Persone come noi che hanno una vita normale ma che, proprio come nei fumetti, si trasformano in supereroi quando ricevono un sms. Ascoltavo in radio la storia di un volontario che ha ricevuto la chiamata alle armi da parte della protezione civile a pochi minuti dalla prima scossa. E molti di loro erano già sul posto il giorno dopo aiutando gli scavi ed allestendo i campi d’accoglienza.
Da solidarietà reale a solidarietà virtuale. Nei giorni successivi la prima scossa tutto il mondo di internet si è mobilitato per aiutare le popolazioni colpite. Ma aiutare come? Mettendo fiori e cuoricini nel nick di Msn o entrando a far parte dei più svariati gruppi sui vari social network tipo Facebook. Utile assistenza. Se a questo si aggiungono quei geni che fanno terrorismo psicologico scagliando un pesantissimo macigno contro chi, in questi giorni, ha avuto il coraggio di usare Facebook per quello per cui è nato, ovvero mostrare proprie foto e permettere a tutti di farsi i fatti propri, e non per strapparsi i capelli in un’ondata di compassione collettiva, direi che il quadro dell’ipocrisia del nuovo popolo della internet all’italiana è completo.
Ma, come ben sappiamo, quando si tocca il fondo, è il momento di iniziare a scavare. Ed è in quel momento che sulle macerie ancora fumanti iniziano a camminare gli sciacalli di ogni sorta e modello. Da i classici sciacalli di appartamento, ne sono stati beccati con una refurtiva di 800.000 euro, a quelli più evoluti, che accettavano donazioni via Facebook. Infine, quelli peggiori, gli sciacalli mediatici, gente che si vantano delle quote di share raggiunte grazie ad una disgrazia del genere.
Poi voglio scrivere una cosa che non avrei mai pensato di scrivere. In questa tragedia sono stato molto colpito dalle parole e dalle azioni di una persona, il nostro “amato” Presidente del Consiglio. Difficilmente credo che lo voterò mai, ma in questa situazione trovo si sia comportato decisamente bene. Spero solo che le tante parole dette abbiano un seguito reale, non come quelle dette a San Giuliano quasi 7 anni or sono.
Non voglio neanche risparmiare il popolo italiota che, nel momento più cupo della tragedia è riuscito a creare una polemica inesistente. Parlo ovviamente della sterile querelle che ruota intorno alla figura di Gioacchino Giuliani, un collaboratore presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e di cosa si sarebbe potuto fare per evitare la tragedia grazie ad i suoi avvisi frutto di una teoria non approvata dalla comunità scientifica.
Per concludere, ho tanta paura di dejà-vu. Non so perché, ma l’impressione è che si stiano ripercorrendo le stesse strade fatte all’epoca del terremoto dell’Irpinia degli anni ‘80. Spero che questa volta i soldi donati da tutti noi vengano veramente spesi per aiutare la popolazione tutta e non solo una piccola parte. E spero anche che le strutture turistiche riescano a sopportare la pressione cui sono sottoposte per ospitare i tanti, troppi, senza tetto. Sia chiaro, trovo scontato che in questi casi ci si avvalga del loro aiuto, eppure so bene i tempi dello Stato nel rimborsare le spese sostenute dai privati e spero che questi soldi non arrivino dopo la chiusura per fallimento di queste strutture che, dopotutto, sono la principale risorsa economica per la costiera abruzzese.
2 commenti:
Non vivendo in Italia é difficile giudicare, ma ho la netta impressione da tutto quello che ho letto e sentito che in realtá abbia solo usato questa occasione per farsi pubblicitá e farsi vedere in giro. Alla fine dopo il terremoto in Molise lui era al governo, e niente ha fatto a parte che promesse, come sempre. Non mi aspetto niente di piú neanche questa volta.
ciao Renato, guarda Berlusconi sta facendo il pezzente come sempre, sua sorella che ha un impresa di costruzioni si beccherá un botto di soldi per fare i palazzi crollati, senza contare tutti i suoi amici architetti e costruiottori che hanno fatto i miliardi con lui quando berlusca era un palazzinaro mafioso negli anni 80...ora palazzinaro non é piú ma purtroppo il resto lo é ancora.
Poi cmq, si é comportanto talmente bene che ha fatto anche la sua battuta tipica dicendo ai terremotati "dai prendetela come una settimana in montagna sotto le tende..." e poi censura (si lui, la Rai é in mano al governo ormai, mai scordarsi di Biagi e Luttazzi) il vignettista di annozero...
come ha detto un abbruzzese "ma non poteva crollare il palazzo di montecitorio?"
infatti, avremmo fatto na festa invinita all´ennesima potenza ciccio-bombo cannoniere forever pallone d´oro e caffé kimbo moka 12 super star.
sono F. quello che fá cartoni animati a stoccolma.
ciao, a presto!
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