sabato 6 giugno 2009

Elezioni europee

Domenica si vota per il Parlamento Europeo ed io mi trovo per la prima volta a votare da quando sono in Svezia.

Da un lato sono un po’ dispiaciuto perché è la prima consultazione elettorale che salto da quando ho fatto 18 anni. Dall’altra sono preoccupato perché vivo sempre queste consultazioni in maniera molto attiva e per ovvii motivi linguistici non sono riuscito ad informarmi quanto avrei voluto.

E sì, problemi linguistici perché ho ricevuto la tessera elettorale svedese e, a meno di improbabili accorgimenti particolari, domenica sarò chiamato a dare la mia preferenza sulle liste svedesi.

Ma la cosa veramente strana è che, parlando con i colleghi, solo pochi andranno a votare. Sarà forse l’educazione civica che ho maturato negli anni grazie alla famiglia, alla scuola e, perché no, agli amici, ma trovo semplicemente assurda l’idea di non andare a votare per scelta.

Non dirò a quale partito darò la mia preferenza, ma non vi nascondo che ero fortemente tentato di votare il Partito Pirata. Il suo programma è anche interessante ma alla fine ho deciso di mettere altrove la mia croce perché non voglio mandare a Strasburgo qualcuno che, per quanto competente in copyright e diritto d’autore, non abbia alcuna competenza per trattare altri problemi, spesso più importanti.

Ad ogni modo posso dirvi che la mia scelta è andata ad un partito europeista in quanto sono ancora un aperto sostenitore dell’Europa unita.

4 commenti:

gattosolitario ha detto...

É un po un problema da queste parti,in quanto la sinistra é altamente antieuropea (pazzesco...) mentre la destra europeista, ma poi per il resto conservatrice. Io che sono un progressista per chi devo votare? Peró penso di aver trovato la mia candidata.

Kralizek ha detto...

purtroppo per ora so che lista votare, non mi spingo al punto tale da votare un candidato anzicchè un altro per vari motivi.
Tra i tanti anche la mancanza di abitudine al poter scegliere il mio candidato anzicchè quello che ha scelto il partito :P

boss ha detto...

Noi abbiamo votato sabato pomeriggio: era tanto forte il senso civico da spingerci ad andare poche ore dopo l'apertura del seggio. Capisco perfettamente il tuo disappunto per la lontananza e per la poca attenzione degli svedesi. A dire il vero inizialmente la nausea aveva preso il sopravvento portandomi verso l'astensionismo, ma, tempo due giorni, ho cambiato idea, perchè... perchè sto provando vergogna di essere italiana, perchè sono arrabbiata per l'atteggiamento consolidato nel DNA del nostro popolo di salire sempre sul carro del vincitore di turno, perchè sono indignata del perenne clientelismo a discapito dell'ideologia e dei valori basilari per una convivenza civile, perchè sono stufa della gente che non usa la propria testa per ragionare ma solo la propria tasca, perchè stiamo diventando un paese sempre meno libero, perchè non mi piacciono gli uomini irrispettosi verso gli altri, perchè Napoleone, con i suoi pseudodiscendenti mi è sempre stato poco simpatico... Nei momenti di sconforto mi capita sempre più spesso di chiedermi: "che c.... ci faccio qui in questo paese tanto amato, ma in cui non mi riconosco più?". Ormai mi sta abbandonando anche la speranza di fare qualcosa nel mio piccolo...se mi guardo intorno vedo tanta solitudine in un mare di sconforto. Ragazzi, seguite il consiglio di Eduardo "fuitevenne": non c'è posto per voi!!!

Matteo ha detto...

Ho sempre visto il votare più come un dovere che come un diritto, e sono tornato in Italia con un paio di giorni in anticipo per questo preciso motivo.
Il posto per noi, in realtà, non c'è da nessuna parte. Tutto il mondo è purtroppo paese da quel punto di vista (e ne ho avuta l'ennesima conferma in questi giorni), ma ciò non significa che sia accettabile ignorare quello che, alla fine dei conti, è il più fondamentale dei doveri civici.

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