lunedì 17 dicembre 2007

Perchè andare via?

Avendo iniziato a fare "outing" con i miei amici circa la mia ferma intenzione di andare a vivere all'estero e più precisamente a Stoccolma, la domanda più ricorrente è "Perchè?" subito seguita da "Perchè Stoccolma?".

Inizio da lontano... Ho sempre amato tantissimo la mia città anche perchè, forse, cullato dall'aver sempre abitato in uno dei quartieri "bene" di Napoli, ho sempre vissuto in maniera ovattata i mille problemi di questa città. Certo, a 14 anni ho subito due rapine ed in una di queste sono stato pesantemente pestato da una banda di teppisti, ma ero sempre convinto che erano cose che potevano succedere ovunque. Anche durante i tre anni alla Nunziatella, quando ho avuto modo di vivere a stretto contatto (durante le libere uscite) con la realtà dei famigerati "quartieri spagnoli" e del "pallonetto di Santa Lucia", forse protetto dall'allora intoccabilità della divisa della Scuola Militare, non ho mai notato in cosa ero immerso...

E invece, con l'arrivo della maggiore età, la lettura dei giornali con un occhio critico per qualcosa che non sia la pagina sportiva, l'affermazione di una personalità politica e, soprattutto, con il dialogo di chi lavora veramente sul territorio (non ultima mia madre, insegnante e vicepreside di una scuola di frontiera con sedi sparse a Piscinola e zone limitrofe), ho finalmente scoperto in che città vivo e quali sono i problemi che ne attanagliano le interiora.

Credo voi tutti abbiate letto lo sfacelo campano della raccolta dei rifiuti che devasta la provincia di Napoli e, in minima parte, Napoli stessa. Purtroppo vorrei sperare in una soluzione, ma sono giunto all'idea questa soluzione non esiste perchè non è voluta. Non mi ritengo uno dei soliti "terroni" malato di assistenzialismo dal governo centrale, anzi... Però sono fermamente convinto che la questione rifiuti non si risolverà mai perchè sono i poteri forti locali a non volerne una soluzione. Sia chiaro, per poteri forti locali intendo la Camorra, non certo la Sig.ra Iervolino ed il suo stuolo di lacchè.

Purtroppo a Napoli tutto (e quando dico tutto è veramente tutto) è sotto la sua egida. Un esempio? Siamo sotto Natale e credo che a poche persone non piacciano le strade decorate dalle luminarie... Ebbene, ognuna di quelle luci gioiose non è altro che la firma in calce ad una ricevuta versata dai commercianti locali al boss di zona. Come esprimere tutto ciò in una parola? Semplice! Racket!

Gli esempi sarebbero ancora tanti; talmente tanti che a pensarci non si può che provare sgomento. Ma non è solo la Camorra a rovinare Napoli, oramai sono i napoletani stessi. I cittadini di una città che dovrebbe vivere di turismo non dovrebbero permettersi di picchiare a sangue un turista americano e poi lanciare sassi contro l'ambulanza accorsa per salvarlo (Maggio 2007).
[Sia chiaro, in nessun caso le azioni di prima possono essere accettate!!!!]

Certo non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, però non vedo perchè devo pensare di costruire il mio futuro in questa fogna, perchè oramai di fogna si tratta. Perchè devo aspirare ad aprire un'attività per pagare il pizzo? Perchè devo aspirare a farmi una famiglia in una città che non sa offrire un fazzoletto di verde ai suoi bambini e dove le scuole generalmente sono fatiscenti. Perchè devo aspirare a scendere di casa la mattina e turarmi il naso per non venir sopraffatto dai miasmi emessi da quintali di immondizia non raccolta da giorni. L'unica risposta plausibile sarebbe il voler riscattare la propria città. Ma oramai è una scommessa persa in partenza. E allora non resta che volgere lo sguardo altrove, fuori da Napoli, fuori dall'Italia.

Foto del giorno: cumulo di spazzatura nel bel centro di uno dei quartieri "bene" di Napoli. Notate la macchina semi-sommersa.

Cumuli 1

9 commenti:

Puntino ha detto...

Krallo condivido anche io la tua visione della notra città, purtroppo.
Abbiamo alcune cose in comune, essere stati rapinati, madri che sono insegnagnti presso scuole chiamate di "frontiera"....
E' triste dara questa risposta quando ci chiedono perchè vai via da Napoli?

Kralizek ha detto...

Beh, felice non è. dopotutto partire è, in qualche misura, un riconoscere un fallimento come cittadino.

UPDATE: la spazzatura ha raggiunto le ruote posteriori della macchina!
Per domani prevedo l'assimilazione completa!

Puntino ha detto...

Non mi viene da dire un falliemento da cittadino ma di una collettività. io nel mio piccolo tento di essere rispettoso della nostra città e a volte con scarsi risultati e qualche vaffa ho invogliato a rispettare le regole.

Ma questa macchina dove è parcheggiata...sono curioso

Kralizek ha detto...

Inizio via Piscicelli, lato Piazza Arenella.

Anonimo ha detto...

Io sono perfettamente d'accordo. Napoli è forse il caso estremo..ma in Italia non c'è volontà di cambiare le cose..dall'alto della politica così come dal basso del cittadino. E' brutto da dire,ma PERLOPIU' ci si lamenta (giustamente) per poi alla fine sguazzarci (meno giustamente)..

Kralizek ha detto...

Ultimo update: oggi è stata raccolta la spazzatura e la macchina è rispuntata dal mucchio!!

@Mawa: Il perchè andare via dall'italia verrà trattato in un altro post.

PS: grazie degli auguri, notati ora :P

Anonimo ha detto...

Eheh..comunque mi sa che per i motivi un post non basta! =)

Borealis ha detto...

Ciao, Sono d'accordo con te.. ci sono cose che non si possono cambiare e allora bisogna cambiare uno stesso... io ho visuto in Italia e sono stata anche in svezia. Non guardare la cosa come un fallimento.. meglio guarda avanti, prova le nuove esperienze, viaggia e fai quello che vuoi fare per te. Buona fortuna.

Kralizek ha detto...

Ecco un video sconcertante a riguardo della crisi della spazzatura: link

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