sabato 22 novembre 2008

U.S. 21/11/2008

Il titolo, che potrebbe apparire incomprensibile ai più, è in realtà una citazione al romanzo di Italo Svevo, "La Coscienza di Zeno".

Avete presente quando, anche solo per un secondo, siete convinti che non rifarete mai più una determinata cosa? E allo stesso tempo sapete che questa cosa potrà riaccadere?

Questo è il significato dell'ultima sigaretta di Zeno. E questo era il mio stato d'animo ieri sera quando, sotto la neve ad una fermata del pullman, cercavo di far riemergere la mia coscienza dal torpore indotto da una "sigaretta allegra", la prima dalla mia festa di laurea.

Non che sia un "fumatore" accanito, ma a Napoli mi piaceva passare quei 10 minuti con la testa che vagava per lidi inesplorati saltando da un'idea all'altra in modi razionalmente inesplicabili. Certo non ogni sera, ma una serata alternativa ogni 2/3 mesi non guastava.

Ma ieri mi sono reso conto che qui la situazione è diversa, per lo stesso motivo per cui non mi posso concedere una sbronza: sono troppo fuori dal mio mondo per potermi concedere anche solo 10 minuti senza essere pienamente cosciente di dove sono e cosa sto facendo e permettermi il lusso di lasciarmi andare del tutto.

Ecco, per questo ieri ho deciso che quella sarebbe stata la mia ultima sigaretta. E, proprio come Zeno, so che questa ultima sigaretta non sarà mai realmente tale. Ed è in casi come questi che nulla è più azzeccato di un termine matematico: "guardare le condizioni al contorno".

3 commenti:

Dreamer ha detto...

era di Svevo non Calvino :)
ma pur sempre Italo!

Kralizek ha detto...

e non mi sputtanare in questa maniera... -.-

(scherzo)

Dreamer ha detto...

eheh comunque è solo un caso! :)

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