Eccomi di ritorno dalla cena di Natale in ufficio. Prima di tutto, da che ritenevo la cosa una pazzia, devo ammettere che, invece, l'idea è stata a dir poco geniale.
Premessa, in questi giorni a Stoccolma c'è un meeting europeo di scuole, università e tutto quel genere di cose che dovrebbero rappresentare i nostri clienti o, ad ogni modo, il nostro target.
Trovandosi tanta carne da cuocere nella propria città, è una pazzia non organizzare una cena per farsi conoscere dai clienti e, soprattutto, dai non clienti.
E visto che molti di questi "non clienti" sono anche "non svedesi" (da poco abbiamo lanciato il sito inglese ed il sito "internazionale" è ancora in espansione), l'idea di fargli vivere un assaggio di "julbord" (tavolo natalizio) e di atmosfera natalizia "made in sweden" assume caratteri geniali.
Ad ogni modo la cena è andata bene, io mi sono abboffato di tutte quelle cose carine che offriva il buffet e mi sono divertito a fare il "padrone di casa" con quei 5/6 italiani che erano presenti. Infatti, parlando con una collega, il commento non poteva essere che "Vad konstigt att prata italienska här på kontoret!" (che è il mio modo, sicuramente sbagliato, di dire in svedese "che strano parlare italiano qui in ufficio).
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