Inizialmente non volevo fare un altro post, ma solo un'aggiunta al post precedente. Alla fine, però, ho preferito separare i due discorsi, ed ecco il post.
Tutto nasce dal colloquio svolto in mattinata... per curiosità ho cercato su wikipedia la pagina riguardante i contratti a progetto ed eccola quì.
Che dire... il commento è unico: non sapevo che in Italia la schiavitù fosse stata resa legale. Ma, la domanda sorge spontanea: si è fatto tanto casino per l'articolo 18, e per questa legge vergogna non si è detto una parola?
E questa domanda porta automaticamente alla conferma dell'idea che mi ero fatto sui sindacati: sempre più lontani dal mondo reale del lavoro e sempre più interessati ai propri diritti e privilegi. Ne sono testimoni i fatti avvenuti al tavolo delle trattative AirFrance/Alitalia.
Sarò tetro, ma nel futuro italiano vedo solo quello che, scherzosamente, nella sezione Backstage del forum di TGM, viene chiamata "L'era dell'ultraviolenza". Io per quel giorno avrò già fatto le valigie e sarò altrove, se non sarà in Svezia sarà altrove, a preoccuparmi della sorte dei miei cari che sono rimasti per scelta o per necessità in questa barca che sta andando incontro inesorabilmente verso un iceberg.
Ed io mi sento molto topo.
PS: consiglio di vedervi "Tutta la vita davanti". Parla proprio del precariato visto con gli occhi di una ragazza. Ecco il trailer.
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