No, non mi riferisco alla guerra santa che la storiografia ufficiale dipinge come la responsabile dell'11 settebre. Mi riferisco ad una guerra che, seppur meno sanguinaria, ogni giorno si combatte su campi di battaglia quali forum, newsgroup e chi più ne ha più ne metta.
Ai molti arrivano solo gli echi di questa battaglia sotto le urla di "Microsoft cacca" o "Microsoft vuole diventare padrone del mondo". Ai pochi, che sono soliti essere definiti "addetti ai lavori", la guerra santa arriva portata dagli stendardi dell'"open source" e del "software libero" a tutti i costi. Questi stessi pochi sono spesso schierati da un lato e dall'altro.
Tuttavia se è molto trendy dire "open source è figo" e menate del genere, il mio punto di vista è quello dell'Ingegnere (uso la "I" maiuscola in quanto intendo l'entità estratta e non la singola persona): in questo, come in tutti i casi, la risposta è "dipende".
Per certe cose lo sviluppo di software libero ha indubbiamente dei vantaggi (penso principalmente allo sviluppo di driver per periferiche particolari, ma non solo a quello), ma anche lo sviluppo "tradizionale" ha i suoi pro, soprattutto se ci riferisce alla tanto bistrattata "M$" (tra cui: supporto dei prodotti garantito nel lungo periodo e integrazione tra i vari prodotti).
Pur senza scadere in tecnicismi che a pochi potrebbero interessare, si possono fare comunque molti esempi... Infatti, se alla generica segretaria di un piccolo studio privato non serve pagare fior di quattrini per svolgere il suo lavoro SOHO (small office & home) dato che le stesse funzionalità sono offerte da programmi "free" come OpenOffice.org & co, una grande azienda non può basare il suo business su tali prodotti che, di fatto, si rivelano essere inadeguati. Features come l'integrazione delle rubriche e dei calendari,lo scambio di dati attraverso opportuni portali aziendali sono basilari per un approccio moderno al business. Ed è qui che prodotti come Mozilla Thunderbird o OpenOffice.org cedono il passo a prodotti come Microsoft Outlook o, in genere, il pacchetto Microsoft Office.
Ad ogni modo, tutto questo discorso nasce dal fatto che oggi ho tenuto un colloquio di lavoro per una tal PC Web S.r.l. e, alla fine del colloquio tecnico c'è stato uno scontro "filosofico" proprio su argomenti del genere. Per il resto il colloquio è stato noioso. L'unica domanda tecnica suonava qualcosa tipo "In .NET che ereditarietà viene supportata: multipla o singola?"... Mah, speravo in qualcosa di più soddisfacente, stile Studentum.
Ad ogni modo, è stato bello quando mi ha detto "si vede che per te questo non è un lavoro ma una passione": speriamo che non porti male questa "passione". Ah... tra le forme di assunzione previste... ci sarebbe una versione "freelance" ovvero: loro mi assegnano un'applicazione da fare, ed io, comodamente da casa, tra gli stress di mamma e sora, gliela faccio e gliela "vendo". Chissà se in tal caso mi devo aprire una partita iva. Certo che un'opzione del genere fa proprio al caso mio considerando che sono con un piede in aereoporto. I contro? Che lavorerei da solo e quindi non farei esperienza di lavoro di gruppo.
Infine, per concludere questo primo post giornaliero (ne farò un altro a fine lezione), la traversata per Napoli, che è tornata alla ribalta nazionale e non solo per l'ormai cronica emergenza rifiuti, è stata veramente tragica. Ovunque si vedono cassonetti stracolmi, quando questi non sono ancora stati bruciati dai vandali. E la puzza per strada è davvero insopportabile.
Foto del giorno: La targa posta all'ingresso del campus Microsoft di Redmond, Seattle.
Aggiunta: mi hanno chiamato per fissare un secondo colloquio per Giovedì ;)
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