giovedì 22 maggio 2008

Punto tutto sul ...

Ci sono momenti della vita in cui in pochi minuti devi decidere qualcosa e non esiste modo di prorogare quel momento.

A me è successo oggi. Il colloquio di lunedì era andato bene, al punto che dopo qualche ora mi avevano chiamato per fissare il colloquio "conclusivo" per oggi. O ero piaciuto particolarmente, o erano con l'acqua alla gola, o una via di mezzo.

Il colloquio è semplice: un'offerta di stage da 6 mesi a 600 € netti al mese con la possibilità di passare ad un contratto più favorevole successivamente. Effettivamente erano "un po'" con l'acqua alla gola: l'ho capito dal fatto che cercavano urgentemente qualcuno per un progetto che doveva essere chiuso in uno due mesi e su cui erano andati lunghi. Anche economicamente si sarebbe potuto salire un po' più su... non so di quanto, ma almeno mi è stato detto così.

A quel punto ho dovuto scegliere, impossibile procastinare.

E ho rifiutato.

Ho scelto di puntare tutto sulla Svezia, sulla mia partenza prima dell'estate. Mi è costato tantissimo dire "no grazie, ma da quando ho mandato il curriculum la situazione è cambiata". Il lavoro era interessante, ed il posto era pure gradevole nonostante la realtà in cui era calato, eppure ho preferito dire no e concentrarmi sulla Svezia e sul mio progetto di partire.

Avrei potuto dire "si", e rimandare la partenza di qualche mese. Ma ho paura che rimandare oggi e rimandare domani significherebbe rimandare per sempre. E non voglio vivere con il sogno nel cassetto a prendere polvere. Mi è costato tantissimo, dopotutto ho buttato una, un'altra?, occasione certa per una scommessa, ma che dovevo fare? Troppe mosse e troppi sacrifici sono stati fatti intorno a me per permettermi di partire, ritardare la partenza sarebbe una mancanza di rispetto anche nei loro confronti.

Sto giocando d'azzardo? Forse sì.

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