Oggi è iniziata la seconda settimana di corso e la prof ha trattato gli articoli determinativi e i giorni della settimana. La cosa strana è che il corso è talmente condensato che in quelle 2 ore si trattano molti argomenti che poi costa parecchio tempo sciorinare una volta tornati a casa.
Dopo la lezione, anzicchè tornare a casa, ho accompagnato alcuni compagni di classe a sbrigare alcune faccende approfittandone per cercare alcune cose che mi servono per la casa (tazzine da caffè, un bricco ed una tenda più spessa). Le "faccende" erano gli occhiali nuovi di Tre ed una grammatica di svedese per Vicente.
Durante la passeggiata io e Tre abbiamo fatto una simpatica discussione riguardante i pro ed i contro dell'iPhone che può essere riassunta così:
Tre: l'iPhone funziona e non dà mai problemi
Io: E ci credo, non fa nulla.
Purtroppo, come ogni flame che si rispetti, alla fine ognuno è rimasto fisso sulla propria posizione. Lui è contento di avere un cellulare che non crasha ed io non capisco il senso di avere un cellulare progettatto per "metterlo al servizio" del cliente. (Vedi suonerie, abbonamenti costosi, etc)
In libreria, non so come perchè ero distratto, siamo stati letteralmente agganciati da un simpatico signorotto svedese con il quale si è discusso per circa un'ora degli USA e di alcuni aspetti della società svedese. Veramente molto interessante, se non fosse che proprio oggi avevo scelto di mettere i libri nella borsa anzicchè nello zaino ed alla fine la mia schiena stava mandando una benedizione per ogni vertebra.
Una volta "sciolto" il gruppetto, io, Vicente ed Asuka siamo tornati nei pressi della Folkuniversitetet per pranzare e studiare insieme in attesa che aprisse la palestra dove Asuka è solita andare a fare la sauna e che si facesse ora per l'appuntamento che avevo nel pomeriggio con l'Avvocato.
A meno di un'ora dall'appuntamento, il cielo decide di scurirsi e di aprire i rubinetti. Ovviamente io, illuso dal sole caldo che, anche stamattina, mi ha svegliato, ho deciso di mettere i "bermuda" bianchi. Anche per evitare di prendere tanta pioggia, decido quindi di mettermi nella metro, fare una corsa fino a casa e cambiarmi per affrontare meglio la furia della natura che si abbatteva su Stoccolma.
Arrivato al luogo dell'appuntamento in ritardo (shame on me), ho conosciuto finalmente Rob con il quale, sotto una pioggia torrenziale, andiamo in un caffè alle spalle della chiattillissima Stureplan.
Due ore e mezza dopo, durante le quali Rob mi ha spiegato tantissime cose sulla vita stoccolmese, siamo andati a prendere la metro.
Una volta arrivato a casa, cena, doccia calda e poi a letto a scrivere questo post.
Foto del giorno: Il lago Malaren "by night"
PS: domani arrivano "min pappa och min syster" :D
Giorno: 9
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