... le ragazze a girare per ore ed ore per negozi, centri commerciali, negozi ed ancora centri commerciali alla ricerca di quel paio di scarpe che calzi perfettamente, che si intoni perfettamente con al più un capo del guardaroba, che le ignocchisca e chi più ne ha più ne metta.
Personalmente io entro in un negozio, mi faccio mostrare la roba che corrisponda ai requisiti minimi richiesti (taglia) e scelgo il meno peggio tra la roba presentatami, eventualmente con un occhio al cartellino perchè, in caso di parità, il più economico vince!
Questo cappello perchè, come potete immaginare, negli ultimi due giorni di permanenza qui a Stoccolma della mia ragazza, l'obiettivo principale è stato l'acquisto dei souvenir, prima, e di alcune scarpe per lei dopo. Veramente stressante.
Giovedì, a dire il vero, ci siamo dati alla ricotta o, per dirla in maniera più romantica, mi sono lasciato viziare dalla GF che si è prodigata per cucinarmi una pasta alla carbonara come dio solo sa. Sebbene io odi l'idea di rimanere a casa quando qui a Stoccolma c'è una bella giornata fuori, la giornata precedente ci aveva letteralmente stremati! Di fatto ci siamo alzati a mezzogiorno, giusto per fare la spesa e cucinare.
Nel pomeriggio siamo andati in centro per fare qualche acquisto e per cenare abbiamo deciso di tornare da Peppe per assaggiare la sua pizza. Il condimento era eccellente ma, ahimè, la pasta non era per niente all'altezza di quella di Mario. Prima ci siamo allungati a prendere una birra all'After di Gamla Stan.
Il giorno dopo, invece, anche se ci siamo alzati con comodo, siamo andati al centro commerciale del Globen dove finalmente abbiamo risolto il problema che ci assillava: le scarpe! Dopo aver provato tutte le scarpe esposte, che le andassero o meno, siamo usciti da quel negozio con tre paia di scarpe in più e, a dire il vero, pochi euro mancanti dal conto in banca (giusto 700 corone).
Subito dopo l'acquisto siamo andati a casa perchè alle 18.30 avevamo appuntamento con la mia classe per andare all'Absolute IceBar. Posto simpatico, se non fosse che si pagano 180 corone a testa per entrare in una cella frigorifera dove ti viene "data" una bibita a base di vodka.
Usciti dal bar siamo andati ad un ristorante spagnolo (o Tapas bar) dove io e la mia dolce metà abbiamo preso una paella valenciana con pollo e crostacei. Non male! Il vino era ottimo e la compagnia superba.
Alla fine della serata, infine, avevamo voglia di fare quattro salti ma la notte in bianco e la pista quasi vuota ci hanno fatto desistere ed alle 2 eravamo a casa. Meglio così, il giorno dopo ci saremmo dovuto alzare presto per preparare le valigie dato che il giorno è quello della partenza! :(
2 commenti:
Non la capirò mai neanche io questa cosa.
Io quando scelgo una cosa ho il tuo stesso metodo.
per rifarmi il guardaroba ci vogliono 5 secondi!
Keep up the good work.
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